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Insigne: “Ritorno in campo? C’è qualcosa che bolle in pentola…”

Insigne intervista a Viva el Futbol
Foto: Shutterstock

Lorenzo Insigne, attaccante italiano ex Napoli, ha parlato nel corso dello spettacolo a teatro di Viva el Futbol, ecco le sue parole.

Lorenzo Insigne è uno dei migliori calciatori italiani dell’ultimo decennio.

Forse l’ultimo numero 10 che la nazionale italiana ha visto, di cui adesso ne è priva.

L’ex numero 24 del Napoli è il secondo marcatore nella storia partenopea, davanti a mostri sacri come Maradona e Hamsik, alle spalle solo di Dries Mertens.

Adesso per Insigne si parla di un possibile ritorno in campo e in Italia, con la Lazio che sembra la squadra più vicina al talento di Frattamaggiore.

Ecco le sue parole nel corso dello spettacolo a teatro di Viva el Futbol.

Sull’esperienza al Napoli da napoletano:

“Come ho sempre detto, giocare al Maradona da napoletano con la maglia del Napoli e da capitano è il sogno che ho sempre avuto da sin piccolo.

Poi si è realizzato ma sono emozioni che si devono provare, difficile descriverle a parole.

Le ho provate e spero che altri ragazzi di Napoli come me possano riuscirci facendo la carriera che ho fatto io con la maglia del Napoli.

Insigne: “Ritorno in campo? C’è qualcosa che bolle in pentola…”

Su Sarri:

“Nulla togliendo agli altri allenatori bravi e tutti che utili alla mia crescita, ma credo che mister Sarri abbia fatto con noi un lavoro straordinario.

Curava tutto, persino i falli laterali provavamo in settimana.

Ci stressava ma lo seguivamo perché ci divertivamo sia in partita che in allenamento.

Arrivavamo in campo col sorriso e penso che l’abbiamo fatto capire a tutti facendo divertire anche i nostri tifosi.

Ci siamo andati vicini quell’anno”.

Sullo Scudetto perso in albergo:

“Stavamo guardando la partita tutti quanti insieme, poi quell’espulsione di Pjanic… non fatemi andare oltre, era una cosa molto evidente.

Il giorno dopo siamo andati in campo, subito il rosso a Koulibaly e tutte situazioni che ci hanno penalizzato.

Purtroppo è successo ed è dispiaciuto prima a noi giocatori.

Dopo la vittoria di Torino ci hanno accolto all’aeroporto in tanti, purtroppo è andata così”.

Sui motivi dell’addio al Napoli e sull’esperienza in Canada:

“Il presidente ha fatto la sua scelta e io la mia, i matrimoni si fanno in due.

Non dico che è stata una scelta economica perché non avrei mai chiesto tutti quei soldi al Napoli che mi ha poi dato il Toronto, non mi sarei mai permesso.

Calcisticamente posso anche dire che non è andata benissimo per tanti motivi, ma sono stato bene in termini ambientali.

Là non è calcio”.

Sullo Scudetto vinto dal Napoli nel 2023, subito dopo il suo addio:

Sicuramente un po’ di rammarico c’è, ma anche dal Canada sono sempre stato il primo tifoso del Napoli e da lontano con la mia famiglia abbiamo festeggiato.

Parecchie persone hanno pensato che io fossi invidioso, ma per il Napoli non lo sarò mai”.

Sul possibile ritorno in campo e in Italia:

“Ho voglia di tornare, ho rifiutato tante offerte all’estero perché non mi andava di partire, il mio obiettivo è di tornare in Italia ma soprattutto conquistare di nuovo la nazionale perché ci tengo tanto.

C’è qualcosa in pentola ma ora non posso parlare.”.

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