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ESCLUSIVA Igor Protti:“Papà mio più grande tifoso: un rimpianto…”

A “DoppioPasso Podcast” l’ex bomber Igor Protti ha ricordato il bel legame con suo padre, confidando un suo grande rimpianto

Lo “zar” Protti: rappresentazione del classico “bomber italiano”

In esclusiva per Calcio-sport.com, nella seconda puntata di Doppio Passo Podcast, l’ospite Igor Protti, insieme a suo figlio Francesco, ha affrontato diversi temi riguardanti la sua carriera, i suoi impegni attuali e qualche aneddoto interessante.

Igor è l’esempio perfetto di quello che nel mondo del calcio definiamo “bomber”, buttare la palla in rete per Protti era il gesto più naturale del mondo ed è questo che lo ha contraddistinto in tutte le varie esperienze nelle tante squadre in cui ha giocato.

Due sono i record più significativi raggiunti nella sua carriera, il primo è quello che lo incorona come unico calciatore ad essersi laureato capocannoniere di tutte e tre le leghe maggiori del calcio italiano: Serie A (Bari), Serie B (Livorno), Serie C (Livorno).

Il secondo, invece, riguarda una statistica molto particolare, infatti Igor è stato l’unico giocatore a vincere la classifica cannonieri della Serie A giocando per una squadra poi retrocessa nello stesso anno (nel 1995-96 con la maglia del Bari).

Igor Protti: “papà il mio più grande tifoso, ma ho un rimpianto…”

Secondo molti la carriera di Igor Protti poteva riempirsi di maggiore magia e successo magari con il raggiungimento di traguardi mancati come la maglia della nazionale italiana o quella di qualche big club.

Per l’ex-Livorno, però, non c’è spazio per specifici rimpianti nel suo animo ad eccezione di uno in particolare molto speciale e legato ad una persona a lui cara ed è stato proprio lui ad ammetterlo:

“Ho un rimpianto solo che però purtroppo non dipende da me, non è la nazionale, non sono altre squadre e non riguarda scelte. Da bambino il mio primo tifoso era mio padre che mi ha seguito, mi accompagnava, mi è sempre stato vicino; io ho fatto l’esordio in Serie A nel 1994 e ho perso mio babbo l’anno prima, quindi il rimpianto è quello di non essere riuscito a fargli vedere che ero riuscito a fare questa benedetta partita in Serie A, anche se poi credo e spero che lui abbia avuto la possibilità di vedermi comunque da qualche altra parte…”

Parole dense di significato che confermano il bel rapporto tra Igor e suo padre Flavio oltre a dimostrare una costante che nel mondo nel calcio tende a presentarsi spesso: la passione che si tramanda di padre in figlio generazione dopo generazione.

Il calcio è anche questo, amore, gioia e affetto nei confronti di uno sport, il tutto condiviso con le persone a cui si vuole bene; chissà quanti papà dei bomber passati per la Serie A dovremmo ringraziare per averci regalato figli iconici come Igor Protti.

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Fonte immagine: Instagram @Igor Protti

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