Quale sarà il futuro di Dusan Vlahovic? La Juve spinge per un prolungamento al ribasso, ma lui aspetta offerte: il punto della situazione

Da quando Ferrero ha preso le redini della Juventus, insieme all’amministratore delegato Scanavino, in corso Galileo Ferraris non si è più firmato un rinnovo senza passare per un taglio di almeno il 15% sull’ingaggio.

Un piano di austerità – doloroso, ma necessario – avviato con decisione la scorsa estate, che ha abbattuto il monte stipendi e alleggerito il peso degli ammortamenti a bilancio.

Cristiano Giuntoli, scelto per orchestrare la rivoluzione, ha tracciato la rotta: a Damien Comolli, appena insediato come direttore generale, il compito di seguirla, puntando a rendere sostenibile la gestione senza sacrificare i risultati sul campo.

Uno stipendio altissimo e una trattativa complicata: ecco cosa succede tra Vlahovic e la Juve

E proprio qui si inserisce la questione più spinosa: Dusan Vlahovic. Se non accetterà un rinnovo a cifre più contenute, il serbo rischia di trovarsi fuori dal progetto tecnico.

È una linea chiara, ribadita da mesi, ma resa complicata dalla particolarità del contratto firmato nel gennaio 2021: un accordo “a scalare” con bonus fedeltà nell’ultimo biennio, un’impostazione più vicina a quella del mondo dei motori, retaggio della gestione Arrivabene.

L’obiettivo di allora era doppio: blindare Vlahovic davanti agli assalti della Premier League e mantenere un margine di guadagno in caso di cessione anticipata.

Ma a fronte di un investimento pesante – arrivato per 80 milioni di euro dalla Fiorentina – i numeri in campo non hanno mai rispettato le attese, complice una fastidiosa pubalgia e prestazioni spesso discontinue.

Oggi l’attaccante non gode dello stesso appeal di quattro anni fa e trovare acquirenti disposti a fare follie è un’impresa ardua.

Il nodo del contratto: ecco quanto guadagna il serbo

I dettagli sono eloquenti: base da 8 milioni netti, che lievitano a 10,5 milioni nel 2025 con il primo bonus fedeltà e a 12 milioni nel 2026 con il secondo. Giuntoli aveva già sondato il mercato a inizio giugno per piazzarlo senza far scattare il primo bonus, ma senza successo.

Ora la Juventus dovrà onorare almeno la prima tranche extra, ma farà di tutto per evitare la seconda.

L’offerta al ribasso della Juve e la posizione di Vlahovic

La proposta di rinnovo segue lo stesso spartito applicato a tutta la rosa: stipendio base ridotto del 15%. Si traduce in circa 6 milioni più bonus, ben lontani dai 12 milioni dell’ultimo anno di contratto.

Vlahovic, dal canto suo, non intende scendere sotto la doppia cifra e per ora non ha ricevuto offerte all’altezza, se non da mercati meno graditi come Turchia o Arabia Saudita.

Rischio separazione in casa

Così, mentre la Juve stringe la cinghia per rifondare conti e squadra, l’ipotesi di un Vlahovic “separato in casa” per l’ultima stagione prende corpo.

Un rebus delicato che Comolli è chiamato a risolvere in fretta, senza compromettere il piano di risanamento e l’ambizione di riportare il club ai vertici.