La Uzbekistan Football Federation ha annunciato Fabio Cannavaro come nuovo commissario tecnico in vista dell’imminente Coppa del Mondo 2026.
La voce circolava ormai da diversi giorni: l’ex capitano azzurro e pallone d’oro guiderà Shomurodov e compagni in preparazione dei Mondiali che si terrano negli Stati Uniti, Canada e Messico nel 2026.
Nello staff di Fabio Cannavaro saranno presenti il preparatore dei portieri Antonio Chimenti, il viceallenatore Eugenio Albarella e il collaboratore tecnico Francesco Troise.
La nuova esperienza dell’ex Juventus e Real Madrid ha sorpreso anche il suo vecchio compagno di squadra in nazionale Gennaro Gattuso, attuale commissario tecnico dell’Italia.
Quest’ultimo, durante la conferenza stampa di oggi in vista dei futuri impegni degli Azzurri, ha pronunciato scherzosamente le seguenti parole:
“Cannavaro nuovo CT dell’Uzbekistan? L’ho chiamato e gli ho detto che ha culo. Ti profumi, metti il gel e sei già al mondiale. Io invece sono qua in trincea“.
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Dettagli dell’accordo di Fabio Cannavaro
Il difensore italiano ha firmato un contratto di due anni, rinnovabile per ulteriori due in caso di prestazioni ritenute soddisfacenti e positive.
Guadagnerà 7,61 € al minuto, 456,62 € all’ora, 10.958,90 € al giorno, 76.923,08 € alla settimana e 333.333 € al mese, per un totale di 4 milioni all’anno.
La scelta di affidare la panchina della nazionale a un nome del calibro di Fabio Cannavaro è sicuramente da considerare coraggiosa e ambiziosa.
L’ex Juventus ha una notevole esperienza internazionale sia da calciatore che da allenatore e ha avuto già modo di confrontarsi con il calcio asiatico sotto la guida del Tianjin Quanjian, del Guangzhou Zuqiu Julebu e della nazionale cinese tra il 2016 e il 2021.
Fabio Cannavaro sostituirà il traghettatore Timur Kapadze, il quale ricoprirà un nuovo ruolo all’interno dello staff del nuovo allenatore.
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Alla scoperta dell’Uzbekistan
In seguito alla dissoluzione dell’Unione Sovietica nel 1991, l’anno seguente venne creata la nazionale di calcio maschile dell’Uzbekistan.
Sempre nello stesso anno, in occasione della prima edizione della Coppa d’Asia Centrale, esordì il 17 giugno 1992 a Dušanbe contro il Tagikistan.
In 33 anni ha partecipato a otto edizioni della Coppa d’Asia da quella del 1996 negli Emirati Arabi Uniti a quella del 2023 in Qatar.
Purtroppo, in questo lungo periodo, non è mai riuscita a qualificarsi alla più importante competizione del mondo calcistico, la Coppa del Mondo, complice i pochi slot concessi alle nazionali della federazione asiatica: solamente quattro fino all’edizione 2022.
Per l’edizione 2026 la FIFA ha deciso di allargare a 48 il numero di squadre partecipanti aumentando, di conseguenza, i posti consentiti per le nazionali asiatiche: otto e, in caso di vittoria del play-off internazionale, nove.
Grazie a questa riforma, ma soprattutto al loro incredibile impegno, il 5 giugno 2025 i “Lupi Bianchi” sono riusciti nell’impresa di staccare il pass per i Mondiali per la prima volta nella loro storia grazie a un pareggio contro gli Emirati Arabi Uniti.
Siamo di fronte ad una nazionale giovane, promettente e talentuosa che si affida principalmente al centravanti ex Roma e capitano Eldor Shomurodov.
Da tenere in forte considerazione il difensore ventunenne del Manchester City Abdoulakir Khusanov e l’ala sinistra Abbosbek Fayzullaev, attualmente in forza ai turchi del Basaksehir.
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Come giocheranno i Lupi Bianchi?
Fabio Cannavaro potrebbe confermare l’attuale modulo dell’Uzbekistan, il 3-4-3, oppure riproporre alcuni moduli utilizzati nelle sue precedenti esperienze in panchina: 4-3-3 e 4-2-3-1.
Il primo conferirebbe fluidità, un’ottimale gestione degli spazi e la possibilità di valorizzare le mezzali con il fiuto del goal
Il secondo garantirebbe solidità difensiva, mobilità dei ruoli e una pericolosa variabilità nelle manovre offensive.
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