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Totti duro su Spllaetti: “Venne a Roma per farmi smettere”

Totti: “Venne a Roma per farmi smettere di giocare”
Foto: Shutterstock

La leggenda della Roma, Francesco Totti, in una lunga intervista a Prime Video si è soffermato su diversi temi importanti

L’ex capitano dei giallorossi, Francesco Totti, in un’intervista concessa a Prime Video ha affrontato diversi argomenti scottanti. Sicuramente, tra le varie dichiarazioni rilasciate, spicca tra tutte quella su Luciano Spalletti. Di seguito, le parole dell’ex numero dieci dei giallorossi.

Totti: “Mi voleva il Milan ma rifiutai. Su Spalletti…”

La leggenda del calcio italiano, Francesco Totti, tra le varie cose ha ricordato i suoi inizi e di quanto sia stato fedele ad una sola maglia nel corso degli anni: “A casa mia si tifava Roma, solo nonna e nonno erano un po’ della Lazio. Mio padre in 25 anni di carriera non mi ha mai detto bravo ma vedevo che i miei genitori erano fieri di me. Quando avevo 12 anni venne Braida a casa della mia famiglia e offrì 160 milioni di lire per portarmi al Milan. Per me Giannini era un Dio, e dopo qualche mese ci giocavo insieme. Mazzone è stato il mio secondo papà, mi ha cambiato la carriera. Oltre al Real Madrid ho ricevuto una maxi offerta in MLS negli Stati Uniti, e prima della partita d’addio mi chiamò anche Mihajlovic per andare al Torino. La mia scelta è sempre stata Roma o Roma, da subito ho pensato: qua sono nato e qua muoio. Sarà difficile trovare un altro personaggio che farà quello che ho fatto io con la mia gente e la mia maglia”.

Poi sui rapporti con Spalletti e di come abbia contribuito al suo ritiro dal calcio giocato: Spalletti nel 2016 arrivò alla Roma per farmi smettere, assecondato dalla società. Con lui ogni volta c’erano problemi, nei miei confronti era uno Spalletti opposto rispetto a quello del 2005. Lui forse è convinto che io lo abbia fatto allontanare prendendo al suo posto Ranieri, ma non è vero: la dirigenza convocò me e altri giocatori per chiederci chi volessimo tra Mancini, Ranieri e altri. Sul mio addio, fu la società a dirmi che dovevo smettere: un giorno vennero a casa a dirmi che avrei giocato l’ultimo derby. Io non sono stupido, sapevo che prima o poi avrei dovuto smettere ma mi sentivo ancora bene di gambe e di testa. Forse in quell’occasione mi ha deluso più la Roma rispetto a Spalletti, secondo me davo fastidio. Avevo detto che avrei giocato pure gratis, per la Roma avrei dato tutto”.

”Addio al calcio momento più difficile. Gasp? Mi piace”

Totti, inoltre, ha confidato il suo stato d’animo nel periodo successivo all’addio al calcio e su diversi episodi controversi che lo hanno visto protagonista in negativo: Quando ho smesso di giocare mi sentivo senza terra sotto i piedi. Per tre settimane ho pianto tutti i giorni. Ero spaventato, sentivo un’atmosfera paurosa, ero freddo con tutti. Rileggevo in bagno la lettera di addio e piangevo, pensavo a come erano volati quei 25 anni. Ero convinto che avrei fatto una partita di addio, ma dopo le emozioni di quel giorno all’Olimpico ho capito che non ci sarebbe potuto essere un altro addio al calcio e alla Roma. Il calcio a Balotelli? Era una cosa che covavo da tempoEra giovane ed era un fenomeno, ma era anche arrogante e presuntuoso. Il pugno a Colonnese? Mi disse che Cristian non era mio figlio e non ci ho più visto. Poulsen? Ancora oggi non mi rendo conto di aver sputato contro Poulsen. Me ne vergogno, è un gesto brutto che da calciatore non avrei accettato di subire, perché è indegno”.

Infine, l’ex fantasista dei giallorossi, si è soffermato sulla gioia di vincere con la Roma: “A Roma non ho vinto uno scudetto, ho vinto lo Scudetto con la mia maglia, perché la maglia della Roma è disegnata su di me. Vincere Mondiale e scudetto sono due sogni che ogni giocatore vuole realizzare: per me il primo era lo scudetto con la Roma. Qualcuno dirà che sono pazzo, ma lo metto un gradino sopra. Oggi? Ranieri è l’unico che può spiegare ai giocatori il valore di questa maglia, ma da quando è arrivato non l’ho mai sentito. Gasp? Sono sicuro che mi sarei trovato bene con lui“.

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