Durante il mercato estivo l’Inter non ha effettuato il ricambio generazionale che ci si aspettava, ma ha optato per un mercato di puntellamento in tutti i reparti.

La rosa è stata rinforzata notevolmente, soprattutto in attacco, dove gli innesti di Bonny e Pio Esposito si stanno rivelando preziosissimi. Allo stesso tempo diversi acquisti, come Luis Henrique o Diouf, hanno impiegato molto tempo ad entrare nelle gerarchie e nei meccanismi Nerazzurri.

I top acquisti

Il top acquisto per eccellenza di questo calciomercato estivo è Manuel Akanji, un colpo alla Inter data l’età e l’esperienza europea del giocatore.

Lo svizzero è entrato da subito negli 11 titolari togliendo il posto a destra a Bisseck, dimostrando partita per partita il suo enorme valore.

Akanji ha impressionato per la tranquillità con cui gestisce il pallone in fase di costruzione, qualità apprese dagli anni con Pep Guardiola, questo abbinato alla solidità difensiva che lo contraddistingue, lo rende un vero e proprio crack difensivo.

Chivu è riuscito a inserirlo anche da centrale di difesa con ottimi risultati, dimostrando così che il suo arrivo non è d’intralcio per l’ascesa di Bisseck, che è sempre un asset anche economico dei Nerazzurri.

Un ulteriore acquisto top è una sorpresa, Ange-Yoan Bonny, il suo arrivo preoccupava i tifosi dati gli scarsi numeri in fase realizzativa con la maglia del Parma.

Tuttavia il francese ha già trovato la rete 4 volte in Serie, pur con un minutaggio limitato e con due giocatori imprescindibili davanti nelle rotazioni.

I flop acquisti

I flop sono due nomi che non sono ancora entrati a pieno regime nelle gerarchie di Chivu, ma con il tempo si stanno adattando sempre più.

Infatti il primo è Luis Henrique, che dopo le prime uscite da dimenticare non ha giocato per molto tempo, per poi tornare titolare nelle ultime.

Proprio recentemente sta facendo ricredere i tifosi con prestazioni molto buone, punta e salta l’uomo, scatta e difende in modo ordinato.

Sembra essere la soluzione a parte dei problemi offensivi dell’Inter, anche se non può essere l’unico con queste caratteristiche nella rosa di un top team.

Il secondo nome è Diouf, che fatica ad essere visto come un possibile titolare, anche con le piccole, ma con il tempo, anche lui, può essere prezioso.

Chivu l’ha testato da esterno destro, da mezzala e persino da attaccante a partita in corso, per cui è un’arma imprevedibile e molto duttile.

Anche lui ha sofferto il passaggio dalla League One alla Serie A, infatti nelle prime uscite è parso non all’altezza, ma con il tempo sta mostrando le sue qualità.

Per cui anche gli acquisti flop sono nomi che possono essere preziosi per l’allenatore, ma in questa prima parte di campionato non hanno ancora convinto al 100% come i top.