Si è appena conclusa l’ottava giornata di Serie A che è stata contraddistinta da numerosissimi episodi controversi, ecco la moviola.
L’ottava giornata è stata ricca di avvenimenti, sia prettamente calcistici che per quanto riguarda le parecchie e discutibili decisioni arbitrali.
Tantissimi, purtroppo, gli errori arbitrali nella giornata appena trascorsa, che di certo non fanno bene al calcio italiano.
Ecco gli episodi più importanti e controversi dell’ottava giornata di Serie A
Milan-Pisa: la moviola
Il gol di Leao e la posizione di Pavlovic:
Per confermare vantaggio rossonero, firmato da Leao, Zufferli ha dovuto attendere comunicazioni dal VAR per la posizione di Pavlovic.
La rete poi è stata confermata siccome si è trattato di un tiro da fuori area e Pavlovic non ha interferito con Semper.
Il rigore per il Pisa:
Al minuto 58 Cuadrado calcia da fuori e De Winter devia il pallone con il braccio, per Zufferli è calcio di rigore.
Il braccio di De Winter, seppur non larghissimo, ha aumentato leggermente il volume del corpo, dunque il VAR non è potuto intervenire perché non c’è stato un chiaro ed evidente errore.
La rete di NZola: L’angolano viene lanciato a tu per tu con Maignan da Akinsanmiro e non sbaglia, paertendo in posizione irregolare.
Tuttavia, seppur non ha influito direttamente sull’azione, c’è una netta spinta di Moreo ai danni di Gabbia, per cui la rete andava annullata.
Il gol di Athekame:
La rete viene assegnata per le stesse motivazioni del gol di Leao
Napoli-Inter: la moviola
Il rigore per il Napoli:
Al minuto 29, il capitano del Napoli Giovanni di Lorenzo va in contrasto con Mkhitaryan chiedendo il rigore, l’arbitro Mariani, sotto consiglio dell’assistente, decide di assegnare il rigore con 8 secondi di ritardo.
Il VAR conferma la decisione dell’arbitro, seppur Di Lorenzo, cercando di proteggere il pallone, viene colpito dall’armeno che non può fare nulla per evitare il contatto.
Il rigore per l’Inter:
Dopo un colpo di testa di Lautaro Martinez, Alessandro Buongiorno colpisce la palla con il braccio in posizione innaturale.
Dopo l’OFR Mariani assegna il calcio di rigore all’Inter, trasformato poi da Calhanoglu.
Fiorentina-Bologna
Il tocco di mano di Dodò:
Il terzino brasiliano, sfiora il pallone con il braccio sinistro largo, l’arbitro decisde di non fischiare il rigore e, dopo il consulto con il VAR la sua decisione è confermata.
Qui i dubbi rimangono perché, seppur il tocco sia minimo, sembra comunque esserci e il braccio è largo.
Il primo rigore per la Fiorentina:
Sul cross di Dodò, Ferguson tocca la palla con il braccio, non protestando nemmeno: rigore giustamente assegnato da La Penna in campo.
Il possibile rigore su Bernardeschi e il conseguente doppio giallo per Holm:
All’82’ Bernardeschi viene atterrato da Sabiri in area di rigore, con La Penna che decide di non intervenire.
Sulla ripartenza Fortini subisce un fallo tattico da Holm, giustamente ammonito per la seconda volta e dunque espulso.
Il VAR non è intervenuto siccome il contatto non è così veemente, ma rimangono parecchi dubbi.
Il secondo rigore per la Fiorentina:
Sulla rovesciata di Kean, le braccia di Bernardeschi, che aumentano il volume, impediscono al pallone di continuare la sua traiettoria.
Dopo l’OFR, l’arbitro La Penna assegna giustamente il calcio di rigore alla Viola.
Lazio-Juventus
La doppia ammonizione mancata per Weston McKennie:
Al minuto 56, poco dopo essere stato ammonito, l’ex Schalke 04 commette un fallo tattico su Guendouzi, fermando una pericolosa ripartenza.
Manca l’ammonizione automatica per SPA, ovvero azione potenzialmente pericolosa.
Il ragionamento qui è sull’inefficacia del protocollo VAR, che non permette a quest’ultimo di intervenire in caso di doppia ammonizione.
Il mancato rigore per la Juventus:
Al minuto 60, Francisco Conceicao, viene atterrato da Gila in area di rigore ma l’arbitro fa proseguire il gioco.
C’è uno step on foot dello spagnolo ai danni dell’ex Porto, dunque manca un calcio di rigore per la Juventus.
In questo caso il VAR poteva intervenire, non si sa bene perché non l’abbia fatto.






