Due operazioni chiuse con successo, ma segnate da tensioni oggi ripercorriamo le trattative che portarono Felipe Anderson e De Vrij alla Lazio.
Come un hacker ha truffato la Lazio: la storia dietro l’acquisto di De Vrij
La storia risale all’agosto del 2016. La Lazio era pronta a versare l’ultima rata dell’affare Stefan de Vrij: due milioni di euro, quarto e ultimo pagamento al Feyenoord per completare un’operazione chiusa due anni prima, nel 2014, per circa otto milioni complessivi. Il bonifico partì dagli uffici biancocelesti. Ma in Olanda, quei soldi, non arriveranno mai. Fu Alexis Ludwig Levroy, hacker Francese di origine Svizzera, a intascare la cifra. L’hacker, secondo l’accusa, si finse un dirigente del Feyenoord, scrisse alla Lazio da un indirizzo mail credibile, e allegò la copia di un bonifico precedente, con un Iban modificato. Una sola lettera diversa dall’originale. Tanto bastò. Dall’altra parte nessuno si accorse dell’inganno. Qualche settimana dopo, il Feyenoord contattò la Lazio: i soldi non sono mai arrivati. Solo in quel momento a Formello si resero conto della truffa: il bonifico è andato a un conto sbagliato. Anzi, a un conto finto. L’Iban era falso. Il nome era falso. Il manager non esisteva. Lotito era stato truffato.
Felipe Anderson: come un fax ha fatto saltare il colpo
È il 31 gennaio 2013, ultimo giorno della sessione invernale di calciomercato. La giornata laziale è trascorsa in pieno stile lotitiano: Lotito e Tare chiudono all’ultimo secondo con il Santos per il fantasista brasiliano: accordo da 7,5 milioni pagabili in tre anni, più il 30% sulla futura rivendita. Tutto fatto, tutto firmato: il contratto di Felipe Anderson viene persino depositato a soli quattro secondi dalla chiusura del mercato. Ma in Brasile qualcosa si inceppa: un fax si blocca e il transfer internazionale del Santos non arriva in tempo. In sua difesa, il ds Tare dichiarò:
«Abbiamo cercato in tutti i modi di concludere questa operazione, perché sarebbe stata la ciliegina sulla torta, ma le cose si sono complicate. La volontà del giocatore, come la nostra, è di portare la trattativa a termine in estate. Ho il rammarico per come è andata. Questa trattativa è iniziata il 7 gennaio e, purtroppo, i tempi non li decidiamo noi. Abbiamo fatto una proposta che era al di sopra delle nostre possibilità: inizialmente era impossibile anche solo presentarla».
Il colpo venne poi portato a termine durante il successivo mercato estivo, per una cifra pari a 6 milioni di euro, un milione e mezzo in meno rispetto alla cifra pattuita a Gennaio.
