Un calcio italiano moderno e… sempre più internazionale: ecco le rivelazioni di Simonelli sulle gare di Serie A all’estero e non solo
In questi giorni, negli uffici della Lega Serie A, si sta delineando quella che potrebbe essere una vera e propria rivoluzione per il calcio italiano.
A fare chiarezza e a dare l’idea di ciò a cui si sta pensando, ci ha pensato Ezio Simonelli, che in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera ha rivelato alcuni piani ambiziosi e, sicuramente, destinati a far discutere parecchio.
Dalla pirateria alla questione stadi, passando per la valorizzazione del campionato all’estero e la riforma degli orari serali: sono tanti i temi affrontati dal presidente della Lega Serie A. Vediamo le sue parole
Il piano di Simonelli per una Serie A più internazionale
Uno dei punti su cui Simonelli si è soffermato maggiormente è l’ambizione della Lega di rendere la Serie A un prodotto più competitivo a livello globale.
Non a caso, il presidente ha rivelato: “Avrei voluto disputare tutta la prima giornata negli USA”, spiegando di aver ricevuto una proposta economica concreta in tal senso. “Sarebbe bello poterlo fare in futuro, quando magari ci saranno regole più permissive”, ha aggiunto.
La verità su Como-Milan all’estero
E proprio sul fronte internazionale, si fa strada l’ipotesi di giocare Milan-Como a Perth, in Australia, durante le Olimpiadi di Milano-Cortina: “La Figc ci ha dato semaforo verde… Infantino mi ha ascoltato con attenzione”.
Il tema stadi
Il presidente ha poi toccato un tema centrale per lo sviluppo del calcio italiano: gli stadi. “La prima urgenza è legata al discorso stadi, una vera emergenza per il Paese. Faccio una battuta: per fortuna non siamo degli appassionati bevitori di birra, altrimenti sarebbe un problema andare in bagno negli impianti. Il problema va affrontato non solo in vista di Euro 2032”, ha detto con tono amaro.
L’impegno della Lega nella lotta alla pirateria: le parole di Simonelli
Non meno importante, poi, la lotta alla pirateria: “La madre di tutte le battaglie. Il danno economico per lo sport è di 350 milioni l’anno: sono partite le prime sanzioni per colpire l’utilizzatore del cosiddetto ‘pezzotto’, bisogna far capire che chi si affida alla pirateria sta rubando, quindi è un ladro. È un fatto anche culturale”.
Il cambio orario per avvicinare i giovani
Infine, l’apertura ai giovani sugli orari delle partite: “Vorrei far appassionare i giovani che sono distratti dai social. Le partite non possono di sera iniziare alle 20.45, devono cominciare prima al fine di attrarre i clienti del futuro: dipendesse da me fisserei il fischio di inizio alle 20”.
Insomma, il piano di Simonelli e di tutta la Lega Serie A è sicuramente ambizioso, ma non tutti gli appassionati sembrano essere entusiasti di queste novità. Sarà davvero questo il futuro del calcio italiano?