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Serie A, comunque vada … è andata bene: un’annata da batticuore

Serie A, una bella stagione.

Arrivati a poche ore dal possibile epilogo di questa Serie A, è ora di tracciarne un bilancio, che, a questo giro, è di sicuro positivo.

Nella tarda serata di oggi, a circa un’oretta dalla mezzanotte, dopo una cavalcata durata poco più di mesi, iniziata a metà Agosto e finita praticamente al termine di Maggio, conosceremo finalmente l’epilogo di questa Serie A 2024-25, il quale, però, potrebbe anche essere parziale.

Difatti, nel caso in cui il Napoli di Conte e l’Inter di Inzaghi si ritrovassero a pari punti dopo le rispettive sfide di stasera, si andrebbe verso la tanto chiacchierata eventualità dello spareggio, la quale ha causato l’anticipazione di queste due decisive gare al venerdì sera.

Quella della partita secca per decidere l’esito finale dello scudetto sarebbe una situazione campale per la Serie A, la quale, in questa maniera, vedrebbe generarsi intorno a questo epico scontro un’attesa morbosa, che andrebbe ad investire l’intero paese.

Anche se ciò non dovesse accadere, però, la Lega potrà di sicuro festeggiare al termine di quest’annata, se è vero che, nonostante senza dubbio negli anni scorsi ci siano state delle belle stagioni, essa ci ha riservato dei colpi di scena degni dei migliori sceneggiatori, tenendoci incollati ai teleschermi fino a, per l’appunto, l’ultimissima giornata.

Reduce da un decennio di dominio bianconero, dunque, la nostra massima categoria non può che essere felice di questo equilibrio che, aldilà del tentativo dell’Inter di imporsi come nuova dinastia, sta ridonando interesse alla Serie A, la quale, durante l’epopea della Juventus, aveva perso molto mordente.

La situazione ora è radicalmente cambiata e il nostro campionato, seppure con i suoi difetti, è tornato a risultare divertente ed emozionante, sicuramente molto più livellato rispetto che in passato.

Serie A, che battaglie…

Fin dal suo avvio, la stagione è stata un grande raccoglitore di storie, come d’altronde ogni annata sportiva è destinata ad essere, ma, specificamente, questa Serie A 24-25 ha raccontato tante “novelle”, per dirla alla Boccaccio, riguardanti dei veri e propri scontri.

Dei duelli medioevali, praticamente rusticani, durante cui certe squadre si sono sfidate per dei determinati obiettivi e, arrivati alla fine, queste battaglie sono ancora vivissime e, anzi, aspettano solo di conoscere il loro vincitore.

Quella più blasonata e chiacchierata, ovviamente, è quella per lo scudetto, che, a voler vedere bene, per larga parte della stagione ha assomigliato più ad una lotta a tre, con l’Atalanta che, fino a qualche mese fa, dava la netta impressione di poter compiere davvero l’impresa.

Quando i bergamaschi, complice la stanchezza, gli infortuni e degli insoliti pareggi casalinghi, hanno mollato l’osso, la contesa è diventata veramente tra le sole Napoli ed Inter, le quali, ora, distanziate di un solo punto in classifica, proveranno a compiere l’ultimo passo per arraffare lo scudetto.

La lotta Champions, invece, ha visto molti più partecipanti e, con il solo quarto posto rimasto vacante, ad oggi sono tre le squadre ancora animate nel contenderselo, con la Juve che, a quota 67 punti, guarda dall’alto le due capitoline, distanziate rispettivamente di una (Roma) e due (Lazio) lunghezze.

Intricatissima, poi, è anche la bagarre salvezza, con ben cinque società ancora coinvolte: Hellas (34) e Parma (33) sono le più tranquille, mentre Venezia (29), Lecce ed Empoli (31) sono quelle con le goccioline di sudore maggiormente in vista sulla fronte.

Tutto in equilibrio, dunque, tutto ancora da decidere: un’occasione ghiotta per la nostra Serie A.

…e che colpi di scena!

Come detto nel paragrafo introduttivo di questo articolo, un ingrediente fondamentale e, allo stesso tempo, necessario per garantire un grande seguito ad un determinato campionato sportivo è, senza ombra di dubbio, la presenza di innumerevoli colpi di scena.

La Serie A di quest’anno, dunque, secondo questo principio, dovrebbe, per dirla in gergo, “sentirsi già a cavallo”, se è vero che fin dal inizio ha conosciuto ogni tipo di imprevisto: da cambi di allenatore a scivoloni improvvisi, fino ad arrivare a rimonte impensabili e ad altrettanto impronosticabili cadute.

Chi l’avrebbe detto, infatti, che dopo aver cambiato due allenatori, con il ritorno di un veterano come Ranieri, la Roma sarebbe riuscita a tornare ad un solo punto dalla lotta Champions, risorgendo, di fatto, dalle proprie stesse ceneri?

L’avreste detto voi che, dopo le ottime annate sotto la guida di Stefano Pioli, il Milan sarebbe inciampato in una stagione del genere, nella quale nulla è sembrato andare per il verso giusto?

Chi l’avrebbe detto che il Napoli, dopo un’annata fallimentare come quella trascorsa nel 23-24, sarebbe riuscito, grazie alla grinta e alla preparazione di Antonio Conte, a ritornare al vertice della Serie A?

E il Bologna? Chi avrebbe pensato potesse essere in grado di riproporre una simile annata, nonostante l’addio di tantissimi protagonisti?

A proposito, chi avrebbe pronosticato quanto poco sarebbe durato Thiago Motta, accolto come un sicuro trionfatore, sulla panchina della Juventus?

E Baroni, Fabregas, Nicola, Palladino, Vieira? Chi avrebbe potuto preannunciare la loro ottima annata alla guida delle rispettive squadre?

Diciamo la verità: veramente pochi, ed è proprio grazie a questo fatto che questa Serie A sarà ricordata a lungo come una delle edizioni più combattute della storia.

Foto: facebook Inter.

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