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Serie A, Venezia-Juventus 2-3: Locatelli uomo Champions

Il Venezia scende in B, mentre la Juventus blinda il quarto posto

I Bianconeri espugnano l’isola di Sant’Elena, staccando il pass per la prossima Champions League e condannando il Venezia alla serie B.

Sarà una notte di festa, di cori e di canzoni. Ma sarà anche una notte di pianti, di ripensamenti e di mugugni.

Venezia e Juventus questa sera sono stati compagni di banco. Entrambi hanno sudato, sofferto e sperato. Lì, uno affianco all’altro, con gli stessi pensieri nella mente e con le stesse emozioni nel cuore. Ma con obiettivi agli antipodi.

E al suono della campanella la Juventus ha festeggiato per aver ottenuto le prestigiosa borsa di studio che le permetterà di giocare nell’Europa che conta.

I Lagunari invece, nonostante abbiano lottato fino all’ultimo, non sono riusciti a strappare la sufficienza e saranno costretti a fare un passo indietro: l’anno prossimo cambieranno classe e giocheranno in Serie B.

Manuel, ragazzo da 30 e lode

Nella città d’arte per antonomasia Manuel Locatelli ha vestito i panni del secchione: silenzioso, timido, all’apparenza anonimo. Ma quando la posta in palio era alta, il centrocampista bianconero ha sempre alzato la mano ed è intervenuto in maniera decisiva.

Lo ha fatto lo scorso aprile a Roma. E lo ha fatto anche questa sera, siglando il gol vittoria dal dischetto e salvando i compagni nell’esame più importante e allo stesso tempo complicato dell’intera stagione.

Sulla qualificazione in Champions League della Juventus c’è la firma indelebile di capitan Locatelli.

Venezia bocciato

In questa annata gli uomini di Eusebio Di Francesco hanno superato le prove più ardue. Ma sono anche inciampati negli esami più semplici: solo 8 punti raccolti su 24 disponibili contro Monza, Empoli, Lecce e Parma (le dirette avversarie per la salvezza).

Il Venezia ha portato a casa solamente un terzo del bottino totale: numeri che hanno pesato sull’economia della stagione, costringendo gli arancio-nero-verdi a fare gli straordinari contro i mostri sacri del campionato.

FORMAZIONI E TABELLINO

FORMAZIONI:

Venezia (3-5-2): Radu, Schingtienne, Sverko (77′ Marcandalli), Cande, Zerbin, Doumbia (77′ Oristanio), Nicolussi Caviglia, Ellertsson (86′ Maric), Haps (68′ Kike Perez), Yeboah, Fila (68′ Gytkjaer)

Juventus (3-4-2-1): Di Gregorio, Costa (45′ Veiga), Savona, Kelly, Gonzalez ( 81′ Weah), Locatelli, Thuram, Cambiaso (76′ McKennie), Coincencao (86′ Gatti), Yildiz, Weah (76′ Vlahovic)

TABELLINO:

2′ Fila (V), 25′ Yildiz (J), 31′ Kolo Muani (J), 55′ Haps (V), 73′ Locatelli (J)

Il Racconto di Venezia-Juventus

PRIMO TEMPO:

Il Penzo sogna l’impresa. Il Venezia alimenta le speranze salvezza e passa subito in vantaggio dopo appena due minuti. Haps sfugge alle spalle di Nico Gonzalez e mette al centro, dove Fila di ginocchio colpisce e fredda Di Gregorio.

La reazione della vecchia signora non tarda ad arrivare: il pareggio inizialmente lo sigla Alberto Costa con una prodezza dalla distanza. Il portoghese però ha toccato la sfera con il braccio e ,dopo una revisione al Var, il gol viene annullato.

Fa niente. Ci pensa Yildiz a riportare la Juventus sul livello del mare : sterzata in area di rigore e diagonale mancino che trafigge Radu.

Al 31′ Kolo Muani approfitta dell’ennesimo svarione difensivo del Venezia e completa la rimonta.

Si va negli spogliatoi con la Juventus in vantaggio per 2-1.

SECONDO TEMPO

Nell’avvio di ripresa i Bianconeri danno continuità al finale di primo tempo e sembrano voler mettere in ghiaccio il risultato.

I minuti passano e il canovaccio tattico della gara cambia. Il Venezia, forte del sostegno del suo pubblico, alza i giri del motore.

Al 55′ la Juventus si fa sorprendere in campo aperto. Doumbia scappa alle spalle della linea difensiva e scarica al centro, dove arriva “trenino” Haps che non sbaglia e ristabilisce l’equilibrio.

Ora i Lagunari ci credono davvero. Gli uomini di Tudor rischiano di subire il contraccolpo. Yeboah spariglia le carte tra le maglie bianconere e fa partire il mancino: Di Gregorio risponde presente.

E come accade spesso all’interno del rettangolo verde, luogo in cui domina l’irrazionalità: nel momento migliore del Venezia la Juventus mette nuovamente il musetto davanti. Coincencao viene atterrato in area da Nicolussi Caviglia, guadagnandosi un calcio di rigore che Locatelli trasforma con freddezza esemplare.

Nel finale gli uomini di Di Francesco vanno all’arrembaggio, ma la roccaforte bianconera è inespugnabile. 

Al Penzo finisce 2-3. La Juve consolida il quarto posto. Mentre il Venezia retrocede assieme a Monza ed Empoli. Lecce e Parma salve.

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