Sassuolo. Laurienté e Koné indirizzano subito la gara, Davis illude i friulani ma Iannoni chiude i conti.

Al Mapei Stadium il Sassuolo trova la prima vittoria convincente della stagione, battendo l’Udinese 3-1 in una partita ricca di episodi e di emozioni.

Dopo un avvio bruciante con i gol di Laurienté e Koné, gli emiliani hanno sofferto nella ripresa la reazione bianconera, concretizzata dal sigillo di Davis, ma nel finale ci ha pensato Iannoni, appena entrato, a mettere al sicuro il risultato.

Protagonista anche il Var, che ha corretto due gravi errori dell’arbitro Perenzoni, evitando due rigori inesistenti a favore dell’Udinese.

Laurienté e Koné colpiscono subito

Il Sassuolo parte forte, trascinato dalla sua coppia simbolo: Berardi e Laurienté.

Dopo appena otto minuti, il numero 10 neroverde inventa un assist perfetto che libera il francese davanti a Sava: dribbling secco su Palma e 1-0.

Una combinazione che ha riportato alla memoria i giorni della promozione, quando i due erano stati devastanti.

Il raddoppio arriva poco dopo: al 12’, Laurienté scappa ancora sulla sinistra e serve a Koné un pallone d’oro.

L’attaccante lo controlla con freddezza e batte il portiere friulano con un destro preciso.

Due gol in un quarto d’ora che indirizzano la gara e mandano in tilt la difesa bianconera, con il giovane Palma, classe 2008 all’esordio da titolare, in evidente difficoltà.

L’Udinese prova a reagire con Zaniolo e Kristensen, ma è più pericoloso l’arbitro che i friulani: Perenzoni assegna due rigori inesistenti, uno per un presunto fallo di Laurienté e l’altro per un intervento regolare di Walukiewicz.

Per fortuna del Sassuolo, il Var corregge entrambe le decisioni, evitando un’ingiustizia clamorosa.

Davis riapre, Iannoni chiude

Nella ripresa l’allenatore Runjaic cerca la scossa, inserendo Ehizibue e il giovane Miller.

I friulani guadagnano campo, mettono pressione e trovano il gol che accorcia le distanze: al 58’, Davis approfitta di una respinta corta di Muric e firma il 2-1 con un tap-in da rapace d’area.

Il Sassuolo si abbassa troppo e perde brillantezza, lasciando spazio agli avversari.

Davis sfiora la doppietta con un diagonale velenoso, mentre Zaniolo mette paura con un tiro dalla distanza che termina a lato di poco.

In quel momento sembra che il pari sia nell’aria, ma la squadra di Fabio Grosso trova la forza per colpire ancora.

Al minuto 78 entra Iannoni e si rivela decisivo: al primo pallone toccato sfrutta un cross perfetto di Fadera, anticipa Karlstrom e batte Sava con un inserimento da manuale. È il 3-1 che spegne le speranze friulane e fa esplodere il Mapei Stadium.

Sassuolo in crescita, Udinese in crisi

Con questa vittoria il Sassuolo si allontana dalle zone calde della classifica e ritrova entusiasmo dopo un avvio complicato.

Berardi ha dimostrato ancora una volta di essere il leader tecnico e carismatico della squadra, mentre Laurienté ha finalmente ritrovato lo smalto dei giorni migliori.

Bene anche Koné, in crescita costante, e il giovane Iannoni, che si candida per più spazio nelle prossime gare.

Per l’Udinese, invece, è notte fonda: la squadra ha mostrato gravi amnesie difensive e una pericolosa fragilità mentale.

Non sono bastati i lampi di Zaniolo e la generosità di Davis, l’unico davvero positivo.

La contestazione dei tifosi a fine gara è il segnale che serve una svolta immediata, altrimenti la stagione rischia di diventare un calvario.

Il Sassuolo sorride, l’Udinese affonda. E la sensazione è che il verdetto del Mapei Stadium racconti bene i due momenti opposti delle squadre.