La Roma di Gasperini in campionato vola, ma ora arriva la prova del nove: a Milano il primo esame di maturità
“In Curva Sud noi staremo ad aspettar un tricolore giallorosso per gli ultrà (…) vinceremo il tricolor!”. Sono queste le parole di uno dei cori più iconici del tifo romanista, le quali sono tornate a risuonare con forza, prima nella trasferta di Reggio Emilia contro il Sassuolo, poi nella sfida casalinga di ieri contro il Parma.
Un canto storico, che nel tempo ha suscitato ironie e prese in giro da parte degli avversari, ma che resta un simbolo di appartenenza e passione. All’Olimpico, infatti, è stato intonato anche nei momenti più difficili, perché – come sanno bene i tifosi giallorossi – sognare non costa nulla, e un pizzico di goliardia fa sempre parte del gioco.
Quest’anno, però, il sogno sembra avere basi più solide: la Roma è partita forte in campionato, cosa che non accadeva da tanto, troppo tempo.
Ventuno punti in nove gare, primato condiviso con il Napoli, miglior difesa del torneo e prestazioni convincenti hanno acceso l’entusiasmo della piazza, da sempre pronta a infiammarsi di fronte a una squadra capace di mostrare carattere.
Certo, è presto per fare bilanci e l’obiettivo dichiarato rimane la qualificazione in Champions League, ma guardare gli altri dall’alto è un piacere che a Roma non si provava da tempo.
Ora, però, è tempo di test importanti. Le prossime settimane, infatti, ci diranno se questo sogno potrà davvero continuare a colorarsi di giallorosso. Facciamo il punto della situazione.
Roma-Parma: un’altra prova di forza dei giallorossi
Partiamo dal racconto della partita di ieri sera. Vittoria importantissima per i giallorossi allo Stadio Olimpico contro il Parma. 3 punti sofferti, ma fondamentali sia per la classifica che per il morale, visto che il sorriso in casa mancava da circa un mese.
L’inizio non è stato dei migliori, con l’infortunio di Ferguson e l’ingresso deludente di Bailey che hanno costretto Gasp a correre ai ripari nell’intervallo.
La svolta è arrivata nella ripresa. La Roma ha alzato i ritmi, prendendo il controllo del gioco e trovando il vantaggio con Hermoso, prima del raddoppio firmato da Dovbyk che ha fatto esplodere l’Olimpico.
Nel finale il Parma ha accorciato le distanze con Circati, ma la squadra capitolina ha resistito fino al triplice fischio.
Tre punti pesantissimi per la Roma, che ha così riagganciato il Napoli in testa alla classifica e che ora si può preparare con l’umore alto al big match di San Siro contro il Milan, in programma per domenica 2 novembre.
L’ora della maturità
Ed è proprio dal big match contro il Milan che partirà una serie di test fondamentali per la squadra giallorossa.
Fino a questo punto del campionato, infatti, la Roma ha affrontato una sola delle attuali prime cinque della Serie A: l’Inter, contro cui è arrivata una sconfitta di misura per 0-1 all’Olimpico.
Un dato che invita alla cautela, perché se è vero che ogni vittoria vale tre punti e che costruire un cammino solido contro le medio-piccole può bastare per centrare la qualificazione in Champions League, i big match restano fondamentali anche dal punto di vista psicologico e della consapevolezza del gruppo.
Il calendario, ora, propone una serie di test che diranno molto sulle ambizioni della squadra di Gasperini: prima l’Udinese, poi la Cremonese — con la sosta per le Nazionali a separare le due sfide — e, successivamente, quello che si preannuncia come lo scontro più atteso: quello contro il Napoli.
A chiudere il girone d’andata ci saranno poi Como, Juventus, Genoa, Atalanta e Lecce: un ciclo impegnativo che potrà chiarire, una volta per tutte, se nella Capitale sognare in grande non sia solo un’utopia, ma una concreta possibilità.






