La caldissima estate romanista è già iniziata e i due allenatori sono già in cerca di nuovi calciatori per dare nuova linfa alla Roma.
In una società, di qualsiasi tipo essa sia, la programmazione, figlia necessariamente di una qual certa lungimiranza, è una qualità del tutto imprescindibile affinché si riesca a raggiungere il successo, fondamentale per la salute dell’intera organizzazione.
La Roma, negli ultimi anni, questo assunto doveva non averlo compreso bene, se è vero che, in pochi mesi, i giallorossi hanno finito per sconfessare ben tre allenatori, vedendosi costretti ad affidarsi mani e piedi all’antica, e non per questo inefficace, saggezza di Claudio Ranieri.
Quest’ultimo, giustamente celebrato in tutte le salse per la grandiosa rimonta compiuta dalla fine del girone di andata fino alla conclusione del campionato, ha abbandonato la panchina dei giallorossi come aveva promesso e, rispettando ancora una volta la parola data, ha giocato un ruolo fondamentale nella scelta del nuovo tecnico romanista.
Trovandoci presumibilmente a qualche giorno dalla definitiva firma del contratto, come scritto negli ultimi giorni, siamo abbastanza certi che Gian Piero Gasperini sarà il nuovo tecnico dell’Associazione Sportiva Roma, che guiderà sotto la supervisione proprio del predecessore, assorto a senior advisor del club.
E’ molto difficile, dunque, immaginare che le decisioni che segneranno l’imminente futuro della società dei Friedkin non saranno prese mediante una comunione d’intenti tra il testaccino e l’allenatore di Grugliasco, il quale, stando ai rumors delle ultime ore, avrebbe già iniziato il proprio colloquio con l’ormai ex collega, con cui avrebbe già cominciato a tracciare un elenco dei possibili obiettivi di mercato.
Per fare in modo che la Roma diventi la squadra del Gasp, infatti, occorre che Ghisolfi si metta velocemente al lavoro in questa sessione, cercando di anticipare tutte le rivali, italiane e non.
Nuova difesa per la Roma?
Claudio Ranieri, da gennaio fino alla fine della stagione, ha potuto contare, pur schierandosi quasi sempre con una difesa a 3, solo su quattro centrali di ruolo, vale a dire Mancini, N’Dicka, Hummels e Nelsson, arrivato dal Galatasaray in prestito durante il mercato invernale.
Trovandosi in questa situazione, l’allenatore giallorosso non ha potuto che adattarcisi e, scegliendo di posizionare lì dei giocatori poco abituati a battere quella zona di campo, ha scelto di chiedere un sacrificio ai vari Celik, Rensch, Angelino e, alle volte, anche Cristante.
Questi esperimenti, ad onor del vero, non sono andati troppo male, ma è evidente che, volendo puntare ancora una volta su questo assetto tattico, Gian Piero Gasperini voglia per la sua nuova Roma qualche elemento difensivo in più, utile a garantire una maggiore rotazione.
Ecco, allora, che le antenne dei due ex colleghi sono già drizzate verso alcuni calciatori specifici, primo fra tutti l’ivoriano Kossounou, che Gasp ha già allenato durante questa stagione alla Dea, avendo modo di apprezzarne le versatili doti, frenate, talvolta, da una forma fisica non scintillante a causa di qualche fastidioso infortunio.
Anche Jhon Lucumì, da qualche anno pilastro della difesa felsinea prima di Motta e poi di Italiano, piace molto per la sua fisicità straripante, la quale potrebbe garantire al tecnico piemontese un marcatore formidabile da mettere al centro della difesa.
L’argentino Balerdi, poi, è un altro profilo che interessa molto a Trigoria, ma, a causa del suo costo di mercato assai elevato, appare anche il più difficile da acquisire, al contrario di Kumbulla, che, rientrante dal prestito spagnolo, potrebbe, nel caso piacesse a Gian Piero, fermarsi nella Capitale.
Rebus centravanti
Artem Dovbyk non pensava certo, appena un anno fa, quando accettò di firmare per la Roma, di trovarsi in discussione dopo una stagione da diciassette reti complessive e, soprattutto, dopo che la società aveva fatto comprendere a tutti come rappresentasse senza alcun dubbio il futuro dei giallorossi.
Con l’arrivo di Gasp, invece, il bomber ucraino, il cui costo è stato assai esoso la scorsa estate, potrebbe già approdare in un altro lido, lasciando spazio ad un attaccante maggiormente adatto al sistema di gioco che il tecnico di Grugliasco intende portare nella Capitale.
Uno come Tammy Abraham, che presumibilmente, visto il mancato accordo con Saelemaekers, rientrerà dal prestito al Milan, sembrerebbe molto più adatto dell’ex Girona allo stile di Gian Piero, che, in fase di ritiro pre-campionato, potrebbe finire per scegliere di tenerlo nella sua rosa, sempre in accordo con il Sor Claudio.
In ogni caso, però, i giallorossi si stanno comunque guardando intorno e, nelle ultime ore, oltre ai nomi di Lorenzo Lucca e Nikola Krstovic’, hanno iniziato a suscitare curiosità anche quelli di Sargent del Norwich e Woltemade dello Stoccarda, reduci da due belle stagioni.
L’addio di “Artemio” appare abbastanza difficile a causa del grande investimento che i Friedkin hanno fatto per portarlo a Trigoria, ma non può essere assolutamente un caso che nelle ultime ore siano iniziati a fare capolino tutti questi possibili sostituti, ognuno di grande valore.
Starà, quindi, a Ranieri, ma, soprattutto, all’ormai ex allenatore dell’Atalanta scegliere la strada da perseguire, analizzando se sia conveniente o meglio destinare una buona parte del già abbastanza basso budget di mercato romanista ad una punta o a un giocatore di qualche altro reparto.
Foto: facebook AS Roma.