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Roma-Parma 2-1: scacco di Gasperini all’Olimpico

Roma-Parma 2-1
Foto: Shutterstock

La Serie A corre ed ecco allora un breve, lucido sguardo con Famo Er Puntino – Tutto quel che c’è da sapere, in pillole, sulla Roma.

Dopo un primo tempo fatto di mosse e contromosse con le quali Gasperini tenta di trovare la quadra, la Roma trova la vittoria grazie a un secondo tempo gagliardo, sporcato solo dal gol subito all’ultimo. Roma-Parma termina 2-1.

I giallorossi rimangono in testa alla Serie A insieme al Napoli e noi oggi Famo Er PunticinoLa Rubrica romanista, in pillole, di Calciosport.com.

Roma-Parma: le correzioni tattiche

Nel primo tempo, complicato anche dall’uscita prematura dello sfortunato Ferguson, Gasperini, testimone di una Roma un po’ imballata, ha continuato a giostrare le posizioni di Bailey, Soulè e Dybala, non riuscendo comunque a trovare la chiave del match.

All’intervallo toglie Bailey a favore di El Aynaoui, scelta che ha riordinato la squadra e permesso di alzare il baricentro.

Il gol, liberatorio, arriva su angolo della Joya e porta la firma di Mario Hermoso: un colpo di testa che, nelle ultime partite, Ndicka e lo stesso Hermoso avevano messo fuori davanti al portiere.

In maniera insperata è poi Dovbyk a trovare il gol del raddoppio. Sembra che la partita si sia avviata al suo lieto fine, ma la Roma subisce il gol del 2-1, facendo imbestialire un rubicondo Gasperini.

Gasp: “Volevo giocare con Bailey, Dybala e Soulè, sulla tecnica, sugli scambi, sulla velocità. […] Poi nel secondo tempo ho preferito inserire El Aynaoui e giocare con Cristante dietro gli altri due. Tanto noi passiamo sempre da queste due opzioni: o due dietro una punta, o uno dietro due punte.”

Il sigillo di Dovbyk

Finalmente l’ingresso di Artem Dovbyk dalla panchina è stato quello giusto, determinando pesantemente il risultato finale e regalando i 3 punti ai giallorossi.

Corsa, qualche sponda, l’ucraino era visibilmente in palla, nonostante i suoi limiti in alcune situazioni. Finché, sotto gli occhi quasi increduli dei romanisti, ha ricevuto un rimpallo spalle alla porta e, in un fazzoletto, ha controllato col ginocchio per poi calciare al volo, insaccando all’angolo opposto. Un gol dal coefficiente di difficoltà elevato e da attaccante vero.

Una rondine non fa primavera, e la non esultanza di Artem fa intendere anche la sua consapevolezza a riguardo, ma ora sembra tornare a scalpitare per il posto di centravanti della Roma e Gasperini lo considera sempre più.

Bailey, la nota dolente di Roma-Parma

Il risultato finale non può offuscare, forse, l’unica prestazione negativa della serata.

Bailey entra per Ferguson al 7′, tuttavia all’intervallo riprende la via della panchina, sostituito da El Aynaoui.

Gasperini lo ha visto un po’ indolente, con l’approccio sbagliato, e ha deciso per il cambio dopo soli 40 minuti giocati.

Giampiero ha abituato a queste scelte, dimostrando che non sono mai bocciature definitive, certo è che Leon difficilmente riuscirà a vederla in questo modo quest’oggi. Il monito è chiaro: il talento non basta se non accompagnato dalla concentrazione e dalla condizione fisica.

Gasp: “Bailey era in difficoltà, è un ragazzo che arriva da un lungo infortunio, forse l’abbiam buttato in campo precocemente.  […] Lui ha bisogno di una condizione migliore, forse non aveva recuperato dalla partita di Sassuolo.”

Equilibrio fruttuoso

La Roma vince e rimane in testa alla classifica di Serie A, ma non è ancora la macchina perfetta che vorrebbe Gasperini, anche se il lavoro inizia a far germogliare qualche frutto.

Gasp: “La cosa che mi fa più piacere è che è una squadra che sta crescendo, anche sul piano del gioco, questa sera sono venute fuori anche delle belle trame. Abbiam faticato molto ancora la prima mezz’ora perché quando entriamo in campo a volte o non sono io abbastanza chiaro o forse ci sono anche giocatori che non conoscono bene gli avversari, che è fondamentale, quindi facciamo un po’ di confusione, perdiamo un po’ di distanze e di riferimenti. Appena ci mettiamo a posto, qualche strillo di qua, qualche raccomandazione di là, e riusciamo a capire che quando troviamo le misure giuste diventiamo una squadra più tosta. [… ] Dobbiam diventare bravi anche a disimpegnare e costruire azioni da dietro. Tre punti che pesano, anche buoni, giocati bene. Abbiamo condotto a lungo la partita, attaccato a lungo, concesso poco, creato situazioni e abbiam vinto la partita.”

Per oggi è tutto. La Roma ha fatto il suo e Famo Er Punticino anche. Adesso andate a letto sereni, dunque, che tanto Famo Er Punto torna lunedì dopo Milan-Roma di domenica (ore 20:45).

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