Il centrocampista della Roma, in un’intervista al Corriere della Sera, ha raccontato la verità sulla trattativa della scorsa estate con l’Inter: le sue parole
La Roma ha iniziato alla grande questa stagione, con 5 vittorie in 6 partite – l’unico stop fatto registrare è stato con il Torino –, un attacco da sistemare, ma la difesa migliore della nostra Serie A.
Grande parte del merito va, naturalmente, a mister Gian Piero Gasperini, il quale non è ancora riuscito a traferire completamente alla squadra la sua idea di gioco, ma che è riuscito a sistemare criticità che non hanno mai permesso ai giallorossi di fare il salto di qualità.
Tra gli altri protagonisti – oltre a Svilar, Soulé e molti altri – ce n’è uno che spicca maggiormente: Manu Koné. Il calciatore francese, infatti, è uno degli uomini più forti dei capitolini, e il suo apporto al centrocampo è a dir poco fondamentale per il funzionamento di tutto il gruppo.
E in queste ore è salito alla ribalta non solo per le sue qualità, ma anche per le parole rilasciate al Corriere della Sera, con le quali ha voluto raccontare i suoi inizi, il legame con la Roma e i dettagli sulla trattativa con l’Inter dello scorso mercato. Ecco cosa ha detto.
Gli esordi, la Roma e l’Inter: il racconto di Manu Koné
“La verità è che siamo tutti figli della nostra storia”: ha esordito così Koné, svelando alcuni particolati inediti sui suoi esordi.
“Se oggi sono questo, è per la tibia che mi fratturai a 15 anni. I medici mi dissero che c’era il rischio di non tornare al meglio. Ma eccomi qui: quella ferita mi ha reso più forte”, ha raccontato il francese, che poi ha ricordato le difficoltà di quell’età: “I miei compagni andavano in Nazionale e io neppure camminavo. La difficoltà era vedere la mia famiglia triste, è stato complicato più per loro che per me. Ma lo dico senza arroganza: ho sempre avuto un carattere forte, mi ha salvato quello”.
La Roma e Gasperini
La Roma vola in campionato in questo inizio di stagione, ma Koné guarda avanti senza esaltazioni: “Si sta bene, lassù. Per questo lavoriamo. Non esaltiamoci. Ma l’anno scorso eravamo partiti male e poi l’abbiamo pagato alla fine”.
Sull’obiettivo stagionale non ha dubbi: “Arrivare tra le prime 4 e vincere l’Europa League: dobbiamo essere ambiziosi”.
Poi un passaggio sul suo allenatore: “Lui è tante cose. Non ho mai visto nessuno vivere la partite così. È come se fosse in campo. E ti viene voglia per forza di lottare per lui”.
Inter e Milan: le sliding doors
Il nome di Koné è circolato con insistenza sulle pagine di calciomercato nelle scorse sessioni, ma il francese ha voluto chiarire come sono andate davvero le cose.
Sul corteggiamento estivo dell’Inter ha spiegato: “Se un club come l’Inter si interessa a me, è positivo. Ne parlai con Gasperini, gli ho detto che non sapevo cosa sarebbe successo. Ma ho aggiunto: ‘Finché indosso questa maglia, lo faccio al 100%’. La Roma è l’unico club che ha creduto in me un’estate fa, è un dovere ricambiare”.
E non sono mancate le telefonate di amici e compagni di Nazionale: “Ci abbiamo scherzato su. Mi hanno detto di fare la scelta migliore, ma non dipendeva da me. Io stavo molto bene alla Roma, non è che volessi a tutti i costi andarmene”.
Un passo indietro porta invece al 2021 e all’interesse del Milan: “Parlai con il Milan, è vero. Mi chiamò Massara, ma per la mia crescita è stato giusto andare al Borussia Mönchengladbach. Poi qui alla Roma ho ritrovato lo stesso Massara: il cerchio si è chiuso comunque, no?”.