Alla fine, dopo il 30 giugno, la Roma è stata multata dagli organi competenti, ma non tutti i mali vengono per nuocere
Il club capitolino riceve una multa da 3 milioni di euro per aver “leggermente superato” l’obiettivo intermedio del fair play finanziario.
Ecco il comunicato ufficiale:
“La Prima Camera del CFCB ha continuato a monitorare i dieci club che erano soggetti a un regime di conciliazione durante la stagione 2024/25. Il Milan, l’Inter, il Monaco, l’Olympique Marsiglia, il Psg, Il Besiktas, il Trabzonspor e il Royal Antwerp hanno tutti raggiunto gli obiettivi finanziari intermedi stabiliti per l’esercizio finanziario che si concluderà nel 2024. La Roma ha leggermente superato l’obiettivo intermedio fissato per l’esercizio finanziario che si concluderà nel 2024 ed è stata multata di 3 milioni di euro”.
Roma multata: i retroscena e il futuro
La UEFA, attraverso la Prima Camera del Club Financial Control Body, ha comunicato che la Roma è stata l’unica squadra italiana sanzionata nella stagione 2024/25.
La ragione? Un superamento – seppur lieve – dei limiti di spesa previsti dal settlement agreement firmato nel 2022 per rientrare nei parametri di sostenibilità entro la stagione 2025/26.
La cifra stabilita corrisponde a 3 milioni di euro, confermata anche da testate come ANSA, La Repubblica e Il Fatto Quotidiano.
Di rilievo è il fatto che Inter e Milan, sempre sotto accordo UEFA, abbiano rispettato i parametri e quindi non abbiano ricevuto sanzioni pecuniarie o sportive.
I giallorossi, però, tirano comunque un sospiro di sollievo: nessuna restrizione nelle coppe europee, nessun blocco di iscrizione, nessun limite ai giocatori in lista UEFA.
Il piano dei Friedkin era di provare a rientrare in tutti i modi nei paletti stabiliti, soprattutto grazie a delle plusvalenze mirate (Zalewski, Abraham, Dahl, Le Fée).
Tuttavia, quando la missione è divenuta ardua hanno preferito andare consapevolmente incontro alla sanzione piuttosto che vendere asset sportivi fondamentali come Svilar e Ndicka.
Ora la Roma può guardare al mercato con più tranquillità, pur restando sotto i paletti ingaggi–ricavi imposti dai regolamenti UEFA e dovendosi concentrare sul raggiungimento degli obiettivi definiti nel settlement agreement entro il 2026/27.
Foto: Instagram@lupacchiotto_giallorosso_2.0