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Roma-Lille 0-1: serata storta all’Olimpico

Roma-Lille 0-1
Foto: Shutterstock

Il solido Lille di Génésio ferma in EL una Roma fiacca e confusa che soccombe sotto gli occhi di Gasperini e del proprio tifo

Il calore dell’Olimpico non basta a trascinare i giallorossi alla seconda vittoria in UEFA Europa League.

Il Lille, come un pettine dai dei denti fittissimi, ha evidenziato ogni nodo della chioma pagana non ancora districato da Gasperini, il quale incappa in una serata infelice e in cui la Roma ha sfigurato.

Designazioni arbitrali

Arbitro: Erik Lambrechts (Belgio)

VAR: Bram Van Driessche (Belgio)

AVAR: Tiago Martins (Portogallo)

Formazioni

Roma (3-4-2-1): Svilar | Celik, Ndicka, Hermoso| Wesley, Cristante, El Aynaoui, Tsimikas | Soulé, Pellegrini | Ferguson. All. Giampiero Gasperini.

Lille (4-4-2): Özer | Meunier, Mandi, Mbemba, Verdonk | Correia, Bentaleb, Bouaddi, Sahraoui | Haraldsson, Giroud. All. Bruno Génésio.

I cambi:

Roma:

45′ Rensch Tsimikas

55′ El Sharawy Pellegrini; Mancini Mayulu

69′ Konè Cristante

78′ Dovbyk Ferguson

Lille:

63′ Igamane → Bentaleb; André → Giroud; Fernandez-Pardo → Haraldsson

69′ Perraud → Verdonk

89′ Mukau Sahraoui

Tabellino

Marcatori:

Lille: 9′ Haraldsson

Ammoniti:

Lille: 9′ Verdonk, 61′ Bouaddi

Il match

Gasperini fa turnover: dentro Ferguson per Dovbyk, El Aynaoui per Konè, Tsimikas per Angelino e, dietro, Hermoso concede riposo a Mancini, anche se sarà Ndicka a fare il centrale.

Genesio, invece, punta su un attacco fluido con Giroud accompagnato da Correia, Haraldsson e Sahraoui.

La Roma cerca di partire forte, pressando alto per riconquistare e aggredire il Lille.

I francesi però trovano spazio centralmente grazie a un cortocircuito delle scalate sulla fascia sinistra giallorossa.

Inizialmente Pellegrini si occupa del regista avversario in fase di non possesso, mentre El Aynaoui esce su Correia e Meunier, lasciando però sguarnita la fascia centrale del campo.

Il Lille, nonostante il dominio iniziale, trova il gol solo grazie alla complicità di Hermoso, colpevole di aver servito un pallone velenoso al compagno sulla linea laterale, e Tsimikas, reo di aver scoperto quella palla verso il centro del campo e aver concesso lo scippo a Haraldsson che va in solitudine a siglare lo 0-1.

Gasperini cerca di aggiustare il malinteso sulla sinistra, facendo uscire Pellegrini in pressing sugli esterni del Lille con El Aynaoui ad agire nella zona centrale, non riuscendo comunque a trovare la quadra.

La Roma sale di livello al tramonto del primo tempo, ma non basta per entrare negli spogliatoi in parità.

Nella seconda frazione Gasperini inserisce Rensch al posto di Tsmikas, ma lo spartito non cambia sino all’ingresso di Mancini per Hermoso e di El Sharawy per Pellegrini.

I giallorossi spingono maggiormente, ma aprono anche maggiori spazi agli attacchi del Lille.

All’80‘ l’episodio che può svoltare la partita: rigore per la Roma per un fallo di mano di Mandi.

Dovbyk, subentrato a Ferguson, calcia e sbaglia, ma il rigore è da ripetere poiché il portiere ha staccato troppo presto dalla linea di porta.

Dovbyk calcia una seconda volta, sempre alla sua destra, e Ozer para nuovamente, ma il rigore, per la medesima motivazione del precedente, è nuovamente da ribattere.

Stavolta dal dischetto batte Soulè che calcia alla propria sinistra, ma anche in questo caso Ozer para, salvando i suoi.

La Roma incappa così nella seconda sconfitta stagionale.

I nodi vengono al pettine

Le scelte iniziali di Gasperini non hanno certo pagato e, oltre ai calciatori, anche il mister piemontese oggi è sembrato in confusione, non riuscendo a trovare la chiave della partita.

Il Lille, a tratti, si è presa gioco dei giallorossi, facendoli correre a vuoto per lunghi lassi di tempo e mostrando maggior esplosività fisica, ma soprattutto un acquisita maturità e spigliatezza, doti di cui gli uomini di Gasperini sono ancora sprovvisti.

La dimostrazione evidente è data dai tre errori consecutivi dal dischetto, sintomo di una mentalità ancora fragile della Roma, orfana di giocatori dalla personalità soverchiante.

Gli infortuni e la rosa corta certamente non aiutano, ma non sono sufficienti come alibi per una prestazione di tal fatta.

La fortuna che ha baciato sinora i capitolini oggi non si è presentata all’appuntamento e Gasperini ora deve correre ai ripari, perché, si sa, il vento a Roma può cambiare molto in fretta.

Per rifarsi di questa sconfitta in Europa League i giallorossi dovranno attendere il 23 ottobre quando sfideranno in casa i cechi del Viktoria Plzeň e il lavoro che Gasperini dovrà aver svolto per quella data è molto .

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