Chiuso il mercato, si insinuano tensioni tra Massara e il suo allenatore, ma, con un’intervista, la bonaccia Gasperini ha quietato l’ambiente
Nella giornata di ieri Giampero Gasperini ha parlato ai canali ufficiali dell’A.S. Roma, potendo toccare temi importanti e delicati per la piazza.
Il colloquio è stato certamente reso necessario anche dalle voci intorno ai malumori del tecnico giallorosso e ai possibili dissapori con Massara, il quale era già stato deposto da molti comunicatori dell’ambiente.
L’intervista
Cosa è successo nelle ultime ore di mercato? Ci si aspettava arrivasse qualcuno.
G: “Le ultime ore sono sempre un po’ travagliate. […] La Roma aveva la voglia e la necessità di fare ancora qualche operazione, però, per quanto mi riguarda, pur essendo la società molto disponibile anche a livello economico, le operazioni che c’erano all’ultimo non avrebbero portato un vantaggio tecnico, ma sicuramente un esborso economico importante. Penso che la società avrà modo di farlo con più calma e successo nel prossimo mercato di gennaio.”
Cosa mancava per completare il calciomercato?
G: “Per me è indubbio che la priorità fosse la fase offensiva, l’attacco. Erano state anche individuate delle figure per le quali ero molto favorevole, però la realtà del mercato non sempre ti consente di arrivare a quello che vuoi. […] Non nego che avrei voluto una maggiore presenza e raggiungere quei giocatori che avevamo individuato.”
Circa i ragazzi rimasti a Trigoria:
G: “Dobbiamo partire da quello che abbiamo: Dovbyk, Baldanzi, Pellegrini, vanno recuperati. Ma non di testa, i ragazzi sono sani, sono perfetti, hanno uno spirito encomiabile; bisogna lavorare sul campo e migliorare le prestazioni di tutti.”
Riguardo al rapporto con la proprietà:
G: “Con la società c’è sempre stata una comunione di intenti, dal primo momento c’è stato un feeling. Magari non siamo riusciti a realizzare tutto in questo mercato, però la disponibilità da parte loro è sempre stata molto alta.”
Inevitabile, dopo il chiacchericcio delle ultime settimane, la domanda sul suo rapporto col DS Massara:
G: “Sono due mestieri diversi, io non partecipo assolutamente alle trattative, non è il mio lavoro, ma ci deve essere una sinergia importante tra DS, allenatore e società. La presenza della società quest’anno è stata molto più continua ed efficace che magari in altri anni; per me questo è indispensabile in un calcio cosi professionistico. C’è bisogno di fare una squadra, come io la pretendo in campo, non lasciando tanti battitori liberi, così deve essere anche in una società, con a capo la proprietà.”
La bonaccia di Gasperini
L’allenatore, dunque, è intervenuto puntualmente e in prima persona su molti temi delicati e insidiosi, soprattutto in una piazza schizofrenica come quella di Roma.
Facile credere che ci siano stati imput, dictat e consigli degli organi che si occupano del marketing e dell’immagine della società, ma la comunicazione di Gasperini, considerata da molti un suo tallone d’Achille, risulta sempre più efficace.
Era infatti necessario un intervento dopo il malcontento dilagante per i mancati colpi di mercato, sui quali la Roma aveva colpevolmente illuso la piazza.
Inoltre, ad acuire le tensioni, voci insistenti che vogliono forte astio tra DS e allenatore.
Questi lavori sporchi erano, ormai, affidati a Claudio Ranieri, maestro di chiarezza e assertività, ed era legittimo credere sarebbe stato così anche e soprattutto una volta indossate le vesti di Senior Advisor.
Invece, sinora, Gasperini si è preso questa responsabilità, dimostrandosi più che all’altezza: portavoce della società, riesce anche a chiarire le sue idee personali, esperendo gli intendimenti di tutte le parti in causa.
Ranieri, nell’ombra, lascia il palco al suo allenatore, ma un auditore accorto si renderà conto del suo “zampino” dietro l’exploit comunicativo del Gasp.
Il tecnico smentisce ogni illazione sui rapporti incrinati tra lui e Massara: ammette che avrebbe desiderato ulteriori innesti, ma normalizza il tutto, lasciando poco spazio alla drammaturgia.
Tutto bene quel che finisce bene, allora, nella capitale. L’intervista è stata anche occasione per ribadire il manifesto del calcio di Gasperini:
“Nel mio modo di giocare, se non riesci a concretizzare, rischi anche di prendere gol, di perdere le partite, ma questo è il mio modo di interpretare il calcio e questi ragazzi mi seguono.”
Ha anche ammesso di aver scientemente preferito rinunciare, rispetto alla scorsa rosa, a un centrocampista, per avere un giocatore offensivo in più.
Inoltre, è già sotto gli occhi di tutti il lavoro che il mister sta facendo con Soulè, avanzandolo e avvicinandolo sensibilmente alla porta.
Giampiero quindi, è certo di quel che vuol fare della Roma. A buon inteditor…