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Roma, il reparto difensivo ora è ampio: fra cosa può scegliere Gasp

Roma, ampia scelta in difesa.

Con l’ufficialità dell’acquisto di Daniele Ghilardi, la Roma ha garantito al proprio allenatore una maggiore scelta in difesa.

Uno dei chiodi fissi della stragrande maggioranza degli allenatori, specialmente quelli che si trovano impegnati in varie competizioni, è quello di poter disporre di una rosa ampia e in grado di permettere a tutti i calciatori di farsi trovare sempre nel pieno delle proprie forze durante tutta la stagione, senza sforzi eccessivi.

Era evidente, allora, che la preoccupazione maggiore di Gian Piero Gasperini una volta arrivato alla Roma, conoscendo le complessità di un’annata come quella che aspetta la sua nuova compagine, era che la società non lo dotasse, a livello numerico, di tutti i calciatori necessari ad evitare inutili e pericolosi sovraccarichi.

Ci è voluto del tempo, esattamente due mesi, ma, arrivati a tre settimane precise dall’inizio della stagione giallorossa, che arriverà Sabato 23 in casa contro il Bologna di Vincenzo Italiano, il tecnico piemontese può finalmente godersi un reparto arretrato ampio abbastanza.

L’arrivo di Daniele Ghilardi, difatti, garantisce all’ex Atalanta un quinto centrale di ruolo, se non si vogliono considerare Rensch, Angelino e Celik, tutti e tre, ma soprattutto l’ultimo, facilmente adattabili all’interno della linea difensiva a tre pensata dal nativo di Grugliasco.

Dopo molto tempo, dunque, la Roma si ritrova a disporre di un reparto così vasto da poter guardare con fiducia all’annata che sta per iniziare, conscia anche che, nelle prossime settimane, potrebbe seriamente arrivare anche un altro difensore centrale.

I centrali della Roma

A ventuno giorni dal debutto della Roma nella Serie A 25-26, due dei tre componenti della sua linea difensiva, dimostratasi molto efficiente nelle prime amichevoli di questa estate, non appaiono in ballottaggio, se è vero che Gasp, arrivato solo qualche mese fa, non ha avuto il coraggio di separarsi da due delle colonne della scorsa annata.

Gianluca Mancini ed Evan N’Dicka, infatti, nonostante intorno al secondo, all’inizio del mercato, siano circolate delle pressanti voci di mercato, alimentate dai paletti imposti dal Fair Play Finanziario, saranno nuovamente i due pilastri su cui verrà fondata l’intera difesa romanista.

La coppia, durante tutte e tre le gestioni succedutisi negli ultimi dodici mesi, ha sempre dato prova di grandissima affidabilità, spiccando, anche nei momenti difficili, come una certezze granitica da cui il resto della squadra e i tifosi hanno potuto trarre la fiducia necessaria.

Intorno a loro, però, anche Zeki Celik, specialmente durante la fantastica ed emozionante parentesi di Claudio Ranieri, è riuscito a ritagliarsi un ruolo più che importante, trovando finalmente una collocazione funzionale nella Roma, in cui, prima dell’arrivo dell’ex Leicester, aveva sempre fatto grande fatica.

Marash Kumbulla e Mario Hermoso, invece, non hanno concluso la scorsa annata con la maglia giallorossa, ma sono rientrati a Trigoria a Giugno, dopo la conclusione del prestito rispettivamente in Spagna e in Germania.

Se l’albanese non sembra convincere molto Gasp e appare diretto verso una probabilissima cessione, lo spagnolo, al contrario, sta ricevendo grande fiducia da Gian Piero e, di conseguenza, non è impossibile ipotizzare una sua titolarità, soprattutto all’inizio del campionato.

Chi sono i titolari?

Sebbene sia passato solo qualche mese da quando Hermoso era considerato già con un piede e mezzo fuori da Trigoria, sia in senso letterale che secondo quello figurato, per quanto sia superfluo affermare ancora come si debba riservare un limitato livello di attenzione alle amichevoli estive, è impossibile non evidenziare come, al momento, il centrale iberico sia fortemente in ballottaggio per una maglia da titolare.

L’ultima maglia da titolare all’interno della linea difensiva, infatti, lo spagnolo se la sta giocando alla grande con Zeki Celik, che, secondo il parere di chi scrive, meriterebbe, almeno per quanto ha fatto intravedere lo scorso anno, ancora fiducia, almeno all’inizio.

Non è impossibile, però, che Gasp voglia utilizzare il turco anche come esterno destro maggiormente conservativo rispetto all’offensivo Wesley e, di conseguenza, ipotizzare di vedere l’ex Atletico Madrid in campo dal primo minuto appare tutto tranne che assurdo.

Per Daniele Ghilardi, invece, come è fisiologico che sia, si prospetta un periodo di iniziale adattamento, che, dal canto suo, poterà l’ormai ex Hellas ad osservare il campo più dalla panchina, in attesa che Gian Piero lo ritenga pronto per assurgere definitivamente a titolare della Roma.

In tutto questo, come detto in precedenza, non si può escludere un ulteriore arrivo nelle prossime settimane, che, se compiuto, dovrà avere il compito di garantire all’ex Atalanta un titolare inamovibile, un qualcuno che completi la linea difensiva senza creare altri dibattiti o ballottaggi.

Ad oggi, comunque, la Roma si gode questa ritrovata vastità di opzioni, dalla quale non vede l’ora di attingere a piene mani il prima possibile.

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