Federico Valverde, calciatore uruguaiano del Real Madrid, ha parlato in occasione della conferenza stampa pre Champions League.
Sui giorni successivi al derby perso 5-2:
“Sono stati giorni molto duri, molto difficili.
È stato un duro colpo, ne abbiamo parlato molto e ci siamo riuniti per cambiare sia l’atteggiamento che la dinamica del gruppo, per uscirne più forti e più concentrati, parlandone sia con l’allenatore che lo staff tecnico.”
Sulla partita contro l’Atletico Madrid
“Sono partite in cui non serve alzare la voce per motivarsi.
Sono cose che non devono accadere qui.
Possiamo sbagliare molte cose, ma l’atteggiamento non deve mancare, ed è la prima cosa per mostrare che vogliamo vincere la partita.
Abbiamo mostrato che il pareggio ci sarebbe bastato e non è così, dobbiamo cambiare, a partire da domani.
L’obiettivo è cercare di ricompattarci il prima possibile.”
Sull’accoglienza riservata in Kazakistan:
“È normale che queste cose accadano.
Non mi era mai capitato di giocare qui.
Nonostante fosse tardi è stato pazzesco che così tanti tifosi madridisti ci stessero aspettando in un paese così lontano.
Queste cose sono le più belle che ci siano, per noi è un onore e una gioia giocare qui».
Real Madrid, Valverde: “Non sono nato terzino”
“Non sono nato per giocare da terzino, non sono cresciuto imparando quella posizione.
È stato da un momento all’altro, farlo bene mi ha riempito d’orgoglio.
Ho avuto il dubbio che in quelle partite in cui ho giocato dietro avessi avuto un po’ di fortuna.
Giocando da terzino mi sono sentito a mio agio in quelle occasioni e abbiamo vinto spesso.
Ho giocato da esterno e abbiamo vinto una Champions.
A volte non mi sento a mio agio perché ci sono molte qualità che io non ho, come contrastare in difesa, ma cerco sempre di dare il meglio di me e mostrare atteggiamento.
Ho sempre chiarito che sono a disposizione di ciò di cui ha bisogno l’allenatore.”.
Sul periodo non positivo:
“Sono frustrato.
Sono consapevole di come sto giocando e sono il primo a saperlo.
Un giocatore sa quando fa una brutta partita e quando non fa bene le cose in campo.
Ho iniziato bene in questo nuovo progetto, ho fatto un buon Mondiale per Club ma ora mi è stato più difficile sentirmi a mio agio in campo.
Continuerò a metterci la faccia come capitano, dentro e fuori.”
Sul nuovo progetto targato Xabi Alonso:
“È iniziato da poco tempo e dobbiamo dare il 100% ciascuno.
Abbiamo subito due sconfitte molto dure, contro il PSG e quella dell’altro giorno.
Dobbiamo cercare che non accada e per fare questo dobbiamo cambiare.
Essere il più uniti possibile affinché questo sia un buon anno»
“.