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Quella volta che…Mascara segnò da centrocampo

Mascara gol da centrocampo
Foto: Shutterstock

Oggi a “Quella volta che” rispolveriamo dal cassetto dei ricordi l’impensabile gol che Giuseppe Mascara siglò nel Derby di Sicilia

1° marzo 2009. Questa data, tanto per i tifosi del Catania quanto per quelli del Palermo, è incisa indelebilmente nella memoria, ma le emozioni che suscita loro sono agli antipodi. Palermo-Catania il match della giornata che spaccava in due la Trinacria, ma ciò che accadde al Renzo Barbera andò oltre il risultato e le rivalità, tramutandosi in quella poesia del pallone in grado di meravigliare tutti i tifosi senza distinzione. Raccontiamo quei momenti, come sempre, qui a Quella volta che, la Rubrica amarcord di Calciosport.com.

Il contesto

Il Catania, guidato da Walter Zenga, era già in vantaggio per 2-0 e i rosanero di Ballardini si trovavano, oltre che in doppio svantaggio in casa propria e contro gli acerrimi nemici catanesi, anche in dieci uomini dal 15′ per l’espulsione di Mark Bresciano.

La situazione del Palermo era, dunque, già tragica e la partita, di conseguenza, era tesa, carica di nervi, ma il destino riuscì comunque a riserbare un istante di assurda magia anche per gli occhi dei tifosi palermitani.

Il tutto solo grazie a “Peppe” Mascara, nato a Caltagirone, uomo simbolo del Catania per carisma, attaccamento ed estro, seppur nel suo passato vi sia anche il rosanero delle Aquile, vestito dal 2001 al 2003.

Splendida follia

43° minuto del primo tempo.

Andújar rinvia dal fondo; ne scaturisce un pallone balzante, sporco, che Jorge Martínez smista di petto all’indietro.

Mascara, il numero 7 rossoblù, è colui che attende, poco oltre la metà campo, quella sponda estemporanea: è in quell’istante che il gesto tecnico sportivo si fonde con l’eccentrica follia tipica dell’arte e dell’atto creativo: Giuseppe, in millesimi di secondo, pondera inconsapevolmente l’impensabile.

Con la prontezza dettata da uno schema allenato per mesi, mentre il pallone ricadeva verso il suolo, Mascara aveva già caricato ampiamente il destro, pronto a sparare.

Il pallone, infatti, non tocca terra, poiché Peppe calcia al volo, un tiro secco e potente, da circa 50 metri di distanza dalla porta.

Il pallone si impenna nel cielo di Palermo, disegnando una parabola che sembra sfidare le leggi della fisica. Sale, sale, sempre più in alto. Dalla tribuna, dai divani di casa, lo sguardo di migliaia di spettatori rimane bloccato, in una suspense muta ed assordante.

Quando la palla comincia la sua discesa, diventa chiaro costa sta per accadere. La traiettoria è perfetta. Amelia, disperato, si lancia all’indietro, ma è troppo tardi. La sfera si insacca beffarda, baciando la parte inferiore della traversa prima di gonfiare la rete per lo 0-3.

La mitizzazione e il gusto del ricordo

Quella partita terminò con uno storico 0-4, segnando un passivo casalingo che, infatti, costituisce ancora oggi un record negativo per il Palermo.

Mascara, anni dopo, ha descritto così quella rete:

“Sarei un bugiardo se dicessi che avevo visto Amelia fuori dai pali e che avevo calcolato di tirare così. Calciai d’istinto, senza pensarci e venne fuori una parabola impressionante. Zenga, il nostro allenatore, mi disse che soltanto un pazzo come me poteva tentare certi colpi.”

Il telecronista Maurizio Compagnoni, invece, descrisse come segue il gol e anche le sue esclamazioni, dalle sfumature quasi caricaturali, ma vere e sentite, contribuiranno alla stesura di una pagina indelebile del calcio italiano:

“Che gol! Non ci credo! Mascara meglio di Maradona e Beckham! Questo è un gol che farà il giro del mondo! Sbalorditivo Mascara. Questo gol lo vedranno pure a Tonga, lo vedranno ovunque, è un gol meraviglioso! La geniale pazzia di Mascara su questo gol!”

Il gol da centrocampo di Mascara è il simbolo di un’epoca e di un calcio che forse non torneranno mai più, in particolare per la Sicilia, che in quel decennio aveva visto contemporaneamente in Serie A Palermo, Catania e Messina, terre in cui col pallone vi è un legame genuino e viscerale. Ma, fortunatamente, per poter assaporare ancora quella magia sgranata, ci sarà sempre un altro appuntamento di Quella volta che, la Rubrica amarcord di Calciosport.com.

Clicca qui per il video del gol

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