Oggi a “Quella volta che” rispolveriamo dal cassetto dei ricordi il folle colpo di tacco col quale Ménez irrise Mirante
Di sovente, nel calcio, maestria non fa rima con concretezza. Il francese Jérémy Ménez è stato la personificazione di questo ossimoro: un talento cristallino, capace di giocate raffinatissime, ma sempre a intermittenza. Eppure, nei suoi altalenanti quanto intensi anni in Serie A, ha lasciato un’eredità indelebile, una dote consistente di gemme di rara fattura: fra queste, l’inestimabile colpo di tacco in un caotico Parma-Milan. Raccontiamo quel momento di pura ménez-mania qui a Quella volta che, la Rubrica amarcord di Calciosport.com.
Il contesto: 5-4 da telenovela
14 settembre 2014. Il Milan di Filippo Inzaghi affronta il Parma in una partita che si rivelerà tra le più folli e pirotecniche della stagione: finirà infatti 4-5 per i rossoneri.
Ménez in questa stagione sta vivendo una vera e propria rinascita, adoperato da Pippo come falso nueve atipico. La gara nella fattispecie è un continuo ribaltamento di fronte, infarcita di errori difensivi e ribaltamenti di fronte.
Sul risultato di 3-4, il gioco era confusionario e l’area di rigore del Parma era ridotta a un campo di battaglia. In quel contesto di calcio sporco, il gol di Ménez arrivò puro come l’oro in mezzo alla melma di silice.
L’attimo di geniale iride
Siamo a inizio ripresa. Un’azione confusa vede il pallone toccato e ritoccato fino a concludersi con un retropassaggio sciagurato di Giacomo Bonaventura che regala la sfera a Jérémy, appostato come un avvoltoio.
Il francese guadagna il possesso ma in una posizione totalmente sfavorevole, in prossimità del fondo e col portiere in uscita a valanga su di lui.
Qualsiasi attaccante avrebbe provato a rimettere la palla al centro o a guadagnare un semplice calcio d’angolo. Ma non è così che funzione il cervello di certi calciatori.
Con un movimento rapidissimo, il francese elude Mirante spostando il pallone, che, a questo punto, viaggia parallelamente alla linea di fondo, indirizzandosi lontano dallo specchio della porta.
Celere, Menez riaggredisce la palla e in un lampo dirotta quella traiettoria con un impunito tacco spalle alla porta, scaraventando il pallone in rete. GOL!
Sfrontatezza pura
La rete del 5-3 non è stata solo decisiva, ma è da celebrata per la sua assoluta sfrontatezza tecnica. Il gol di tacco da posizione così defilata è stata la quintessenza dell’estro che si impossessa di calciatori come Ménez: genio e sregolatezza si suol dire, quando non si cerca la via più semplice, ma quella più spettacolare.
In quella folle serata Jérémy Ménez ha offerto i frutti del suo genio sull’altare del calcio affinché fosse consacrato all’eternità. Quel gesto acrobatico che rasenta la spocchia sportiva ha superato ogni logica ed è simbolo del talento fugace ma indimenticabile, capace di piegare il destino con pochi istanti della sua espressione.
Per rivivere altri momenti epici e memorabili, l’appuntamento è alla prossima puntata di Quella volta che, la Rubrica amarcord di Calciosport.com.







