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Inzaghi : “Inter pronta, nessuna ossessione, PSG fortissimo”

Simone Inzaghi

Dal cambiamento rispetto a Istanbul alla preparazione mentale, Inzaghi analizza ogni aspetto della sfida imminente.

Alla vigilia della finale di Champions League tra Paris Saint-Germain e Inter, Simone Inzaghi ha preso parte alla conferenza stampa ufficiale presso l’Allianz Arena di Monaco di Baviera. Affiancato da Lautaro Martínez e Nicolò Barella, il tecnico ha risposto alle domande della stampa insieme ai suoi giocatori.

L’Inter si presenta a questo appuntamento con grande sicurezza, consapevole delle difficoltà affrontate lungo il cammino ma pronta a dimostrare il proprio valore ai massimi livelli. Inoltre, il tecnico ha parlato del suo futuro, dichiarando di trovarsi molto bene al club nerazzurro e di avere tutto ciò che serve per continuare a lavorare nel miglior modo possibile.

Le parole di Simone Inzaghi

Cambiamenti da Istanbul: “Quello che è differente rispetto a due anni fa è soprattutto l’esperienza nel preparare e raggiungere la finale. Sappiamo che ogni gara fa storia a sé e abbiamo cercato di curare ogni dettaglio con enorme attenzione. La cosa più importante è avere tutti i ragazzi a disposizione: quest’anno, su 59 partite, solo in tre occasioni non ho avuto l’intera rosa di 23 giocatori, situazione che non si ripeterà domani. È cruciale poter contare su tutti i calciatori, scelti e condivisi con orgoglio, che ho la fortuna di allenare”.

Fine ciclo: “Sul futuro mi esprimerò ora. Abbiamo una finale di Champions domani; solo dopo ci incontreremo e ne parleremo, avendo come priorità il bene dell’Inter. Personalmente, provo una grandissima emozione in ogni partita di Champions. Questa finale l’abbiamo conquistata sul campo, affrontando e superando grandi squadre. Domani ci aspetta l’ultimo, decisivo passo, e cercheremo di compierlo con la stessa grinta che ha sempre contraddistinto questi ragazzi”.

Affermazione di Luis Alberto: “Riguardo l’affermazione di Luis Alberto, posso dire che è un calciatore che mi ha dato enormi soddisfazioni. Quanto al resto, non saprei. Ciò che so è che questo gruppo, negli ultimi quattro anni, ha dato tantissimo, vincendo molto e perdendo, com’è naturale, qualche partita. Ma il nostro impegno in campo è sempre stato totale. Siamo profondamente orgogliosi di rappresentare l’Inter e lo faremo anche domani, nell’epilogo della finale di Champions. È una competizione che da bambino sognavo di giocare; non ce l’ho fatta come calciatore, ma grazie a questi ragazzi l’ho già vissuta due volte come allenatore”.

Cosa dire alla squadra: “Non posso prevedere l’ultima cosa che dirò domani alla squadra; sarà dettato dal mio istinto. Quanto all’approccio, ogni gara è unica: in campo non si confrontano i bilanci, ma giocatori consapevoli di dover curare ogni minimo dettaglio. Le finali, lo sappiamo, sono decise dagli episodi. A Istanbul eravamo visti come sfavoriti, eppure la partita ha dimostrato che abbiamo giocato alla pari, e forse avremmo anche meritato di più, nonostante ci fossimo misurati con la squadra più forte del mondo”.

Lato psicologico: “Abbiamo curato il lato psicologico, che è cruciale, lavorando al meglio e lasciando alle spalle la delusione del campionato. Ho tutti i giocatori a disposizione, e poi spetterà a me scegliere, anche se come sempre ho qualche dubbio. Ciò che serve è una determinazione equilibrata, non un’ossessione”.

Preparazione della gara: “Nella mia testa, cerco sempre di visualizzare come si svolgerà la partita, pur consapevole che la realtà sul campo può essere diversa. Ci troveremo di fronte la squadra leader in Europa per possesso palla; noi siamo primi in Italia e tra le migliori anche a livello europeo. Sarà fondamentale giocare con grande precisione tecnica e riuscire a gestire bene il palleggio, con l’obiettivo di limitare al massimo il possesso palla del PSG”.

Pavard: “Sta bene, ha fatto buoni allenamenti e le sensazioni sono positive. Mancano l’allenamento di oggi e il risveglio di domani. Se sta bene, giocherà: è un calciatore molto importante che ci è mancato”.

Lautaro: “L’influenza di un capitano come Lautaro è enorme. Oggi li ho voluti qui con me, lui e Barella, in quanto rappresentano il capitano e il vice. Sono figure di riferimento fondamentali per me e per l’intero gruppo, data la loro lunga militanza nell’Inter e il profondo senso di appartenenza. Hanno la capacità di intervenire quando serve, godono del rispetto dei compagni e lo ricambiano. La mia fiducia in loro è totale”.

Chiavi della partita: “Corsa, aggressione, lucidità. Ci vorrà tutto per vincere una partita così, curando ogni dettaglio. Sappiamo di affrontare una grandissima squadra e un grandissimo allenatore che ammiro tanto”.

Era Inzaghi: “Quanto all’era Inzaghi, sappiamo quanto sia cruciale questa gara, e che vincere o perdere cambia tutto. Ci siamo già passati: in Champions solo con un esito negativo, in campionato abbiamo alternato gioie e pianti. I ragazzi sono consapevoli di tutte le sfumature che il calcio può dare, e io lo sono altrettanto… Il nostro desiderio più grande è donare ai nostri tifosi una grande felicità; ieri al centro sportivo abbiamo percepito il loro calore e sappiamo il bene che ci vogliono. Domani, tutta la Curva Nord sarà al nostro fianco sul campo, perché vogliamo portare a termine, tutti insieme, il percorso iniziato a Manchester”.

Preparazione mentale: “Sto bene. Ciò che chiedo a me e alla squadra è massima concentrazione, evitando però di cadere nell’ossessione. Dobbiamo avere la mente sgombra; sappiamo bene come si affrontano queste gare, dato che abbiamo tra noi campioni d’Europa, del Sud America e del mondo. La partita di domani potrebbe essere decisa da episodi isolati, e la nostra abilità starà nel farli volgere a nostro favore”.

L’importanza di coronare al meglio il percorso Champions: “Dobbiamo scendere in campo con la voglia di vincere, non con l’ossessione, sapendo di affrontare una squadra forte. Ci giocheremo la partita con le nostre armi, forti del percorso difficilissimo che abbiamo fatto. Siamo arrivati fin qui e non vogliamo fermarci. I ragazzi sanno tutto e daranno tutto”.

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