Inter travolta: notte da incubo a Monaco di Baviera

La stagione 2024-2025 ha visto Paris Saint-Germain e Inter protagoniste di un percorso ricco di successi e difficoltà, con il culmine nella tanto attesa finale di Champions League

Il Paris Saint-Germain ha conquistato la sua prima Champions League, e lo ha fatto nel modo più dominante possibile, travolgendo l’Inter con un netto 5-0 nella finale giocata all’Allianz Arena di Monaco di Baviera. La squadra di Luis Enrique ha imposto il proprio ritmo fin dall’inizio, schiacciando i nerazzurri con intensità e qualità in ogni zona del campo.

Dalla rete iniziale di Hakimi alla doppietta dell’incontenibile Désiré Doué, fino ai sigilli finali di Kvaratskhelia e Mayulu, il PSG ha offerto una dimostrazione di forza che lascia pochi dubbi sulla superiorità parigina in questa stagione. L’Inter, che arrivava con grandi ambizioni alla sfida, ha faticato a trovare spazi e soluzioni, venendo progressivamente schiacciata dal dominio tecnico e tattico degli avversari.

Un trionfo storico per il club parigino, che spezza finalmente l’incantesimo europeo e alza al cielo la coppa più ambita. Ecco il racconto della notte che ha segnato la storia del calcio francese.

La stagione del PSG

Il Paris Saint-Germain ha vissuto una stagione straordinaria, imponendosi con autorità in Ligue 1 e dimostrando una crescita esponenziale anche in campo europeo.

La squadra, guidata da Luis Enrique, ha saputo gestire l’addio di Kylian Mbappé, trasferitosi al Real Madrid, e ha costruito un organico competitivo grazie agli innesti di João Neves, Désiré Doué e Khvicha Kvaratskhelia. Ousmane Dembélé si è rivelato il trascinatore offensivo, chiudendo la stagione con 32 gol complessivi.

Il Paris Saint-Germain ha vissuto un percorso avvincente in Champions League, caratterizzato da partite spettacolari e momenti di grande intensità.

La fase a gironi ha presentato sfide impegnative contro avversari di alto livello, con risultati altalenanti che hanno mantenuto viva la lotta per la qualificazione fino all’ultima giornata.

Una volta superato il playoff necessario per accedere agli ottavi di finale, i parigini hanno affrontato il Liverpool in una doppia sfida che ha messo in risalto la compattezza difensiva e la capacità della squadra di sfruttare le ripartenze.

L’affermazione nel confronto con gli inglesi ha dato slancio al PSG, che nei quarti di finale ha poi superato l’Aston Villa, evidenziando una chiara superiorità tecnica e strategica.

Le semifinali hanno rappresentato il momento cruciale del cammino europeo dei francesi, con l’Arsenal come ultimo ostacolo prima della finale. Dopo un confronto equilibrato all’andata, il PSG ha imposto il proprio gioco nel match di ritorno, offrendo una prestazione impeccabile e imponendosi con un punteggio complessivo di 3-1.

La stagione dell’Inter

L’Inter, sotto la guida di Simone Inzaghi, ha vissuto una stagione intensa e ricca di emozioni, confermandosi tra le squadre più competitive d’Europa. In Serie A, i nerazzurri hanno chiuso al secondo posto, sfiorando il titolo e dimostrando una continuità di rendimento che li ha resi protagonisti fino all’ultima giornata.

L’Inter ha vissuto un percorso eccezionale in Champions League, contraddistinto da prestazioni di altissimo livello e momenti di grande spettacolo. Con la nuova formula della competizione, i nerazzurri hanno affrontato una fase campionato altamente competitiva. Si sono distinti per costanza e qualità, chiudendo al quarto posto su 36 squadre. Uno dei punti di forza della squadra è stata la solidità difensiva. Bastoni e Sommer sono stati protagonisti di un reparto arretrato compatto e ben organizzato, capace di concedere pochissime reti nelle fasi cruciali del torneo.

Negli ottavi di finale, l’Inter ha affrontato il Feyenoord, imponendo il proprio gioco con autorità e dimostrando una grande maturità tattica. La gestione della gara è stata impeccabile, con una costruzione fluida e una fase difensiva solida che ha neutralizzato le offensive avversarie. Nei quarti di finale, i nerazzurri hanno incrociato il cammino del Bayern Monaco, una delle squadre più temibili del torneo. In un confronto ad altissima intensità, l’Inter ha saputo gestire la pressione, dimostrando una capacità straordinaria di colpire nei momenti più decisivi della doppia sfida.

La semifinale contro il Barcellona è stata senza dubbio una delle gare più emozionanti della stagione. Si è trattato di una battaglia aperta con un punteggio complessivo di 7-6. Ciò testimonia l’elevato livello offensivo espresso dai nerazzurri. L’Inter ha mostrato determinazione e carattere, giocando con aggressività e lucidità nei momenti chiave. Così si è guadagnata con merito l’accesso alla tanto attesa finale di Champions League.

Formazioni e Tabellino di PSG-Inter

PSG (4-3-3): Donnarumma; Hakimi, Marquinhos, Pacho, Nuno Mendes (78° L. Hernandez); Joao Neves (84° Joao Neves), Vitinha, Fabian Ruiz (84° Mayulu); Doué (66° Barcola), Dembélé, Kvaratskhelia (84° G. Ramos).

INTER (3-5-2): Sommer; Pavard (54° Bisseck (62° Darmian)), Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu (70° Asllani), Mkhitaryan (62° Carlos Augusto), Dimarco (54° Zalewski); Lautaro Martinez, Thuram.

Tabellino marcatori

Reti: 12° Hakimi, 20° Doué, 63° Doué , 73° Kvaratskhelia, 87° Mayulu.

Il Racconto del Match

Primo tempo

Il primo tempo della finale di Champions League tra Paris Saint-Germain e Inter è stato vibrante, con i parigini che hanno imposto il proprio ritmo fin dai primi istanti. Il PSG ha dato il via alla gara con un’insolita scelta tattica. Ha immediatamente spedito il pallone in fallo laterale nella metà campo nerazzurra per attuare una pressione immediata. Nei primi minuti, la squadra di Luis Enrique ha messo in difficoltà l’Inter con un pressing alto e diverse incursioni pericolose, orchestrate da Vitinha e Doué sulla destra. Il primo tiro della partita è arrivato al decimo minuto, con Doué che ha tentato la conclusione da fuori area, facilmente bloccata da Sommer.

Il PSG ha continuato a spingere con aggressività e ha trovato il vantaggio al 12′, grazie a un’azione magistrale che ha visto Vitinha servire Doué sulla sinistra dell’area. Il giovane talento ha messo il pallone al centro per Hakimi, che ha insaccato senza difficoltà da pochi passi, portando avanti il PSG. Un gol speciale per il laterale marocchino, che ha scelto di non esultare per rispetto al suo passato nerazzurro. L’Inter ha faticato a reagire, subendo il raddoppio al 20′ dopo il primo gol. Nuno Mendes, con un intelligente recupero su Barella, ha avviato un fulmineo contropiede che ha permesso a Doué di calciare dal limite. Il suo tiro, deviato da Dimarco, ha beffato Sommer, siglando il 2-0.

Per la prima volta nella storia delle finali di Champions League, una squadra ha subito due reti nei primi 20 minuti. L’Inter ha provato a riorganizzarsi, mostrando i primi segnali di ripresa al 23′ con un colpo di testa di Acerbi sugli sviluppi di un corner, terminato alto sopra la traversa. Qualche minuto dopo, il PSG ha continuato a dimostrare la propria superiorità, mantenendo il controllo del gioco. Ha anche sfiorato il terzo gol con un’azione personale di Kvaratskhelia, che ha tentato un destro a giro senza trovare la porta. Al 30′, la prestazione dei parigini è sembrata quasi perfetta, con una gestione impeccabile del pallone e delle transizioni offensive.

Nel finale di tempo, l’Inter ha finalmente iniziato a rendersi più pericolosa. Al 37′, un calcio d’angolo battuto da Calhanoglu ha trovato la testa di Thuram, che ha sfiorato il palo destro della porta difesa da Donnarumma. Pochi minuti dopo, un’incursione sulla sinistra di Doué ha offerto a Dembélé un’occasione ravvicinata per il 3-0. Tuttavia, la sua deviazione, da posizione defilata, è terminata alta sopra la traversa. Con la squadra di Simone Inzaghi in crescendo nei minuti finali, il primo tempo si è chiuso con il PSG in vantaggio per 2-0. La squadra parigina era pronta a difendere il risultato nella ripresa.

Secondo tempo

Il secondo tempo della finale di Champions League si apre con il Paris Saint-Germain che riprende subito il controllo della partita, proseguendo con lo stesso ritmo aggressivo visto nella prima frazione. Kvaratskhelia si rende pericoloso già al 46′, calciando forte col mancino, ma senza precisione. L’Inter prova a rispondere con qualche tentativo su calcio da fermo, ma al 52′ è ancora Dembélé a sfiorare il gol con un tiro a giro dal lato sinistro dell’area.

Il PSG continua a dominare e al 63′ trova il terzo gol con Désiré Doué, autore di una straordinaria doppietta. L’azione nasce da un perfetto sviluppo verticale, con il giovane talento francese che, lanciato sul centro-destra dell’area, fulmina Sommer con un rasoterra sul primo palo. La sua esultanza, però, gli costa un’ammonizione, avendo esagerato nel celebrare togliendosi la maglia.

L’Inter cerca di riorganizzarsi con nuovi cambi, inserendo Darmian e Carlos Augusto al 62′ e Asllani poco dopo al 70′, a causa di un problema fisico di Calhanoglu. Nonostante i tentativi, la squadra di Simone Inzaghi fatica a rientrare in partita, e al 72′ il PSG cala il poker: Dembélé serve in profondità Kvaratskhelia, che, solo davanti a Sommer, lo trafigge con il mancino, diventando il primo giocatore georgiano a segnare in una finale di Champions League.

L’Inter ha l’opportunità di accorciare le distanze al 76′, quando Thuram riesce a calciare a giro dalla sinistra dell’area, ma Donnarumma, con un intervento spettacolare, nega il gol. Poco dopo, il PSG sfiora ancora la quinta rete con Barcola, che al minuto 80 salta Bastoni con un colpo di suola e si presenta da solo davanti a Sommer, sbagliando incredibilmente l’appoggio vincente.

Nel finale, Luis Enrique effettua tre sostituzioni e manda in campo Mayulu, Zaïre-Emery e Gonçalo Ramos per gestire gli ultimi minuti. E proprio Mayulu, all’87’, chiude definitivamente i conti con il quinto gol parigino, sfruttando un passaggio preciso sulla sinistra dell’area e battendo Sommer con un potente tiro sul primo palo.

Con una prestazione dominante, il PSG trionfa con un 5-0, umiliando l’Inter e conquistando la sua prima Champions League.