Dopo una stagione complicatissima, ancora fermo per l’infortunio al tendine, Lorenzo Pellegrini vuole ancora giocarsi le sue carte.
Quella appena trascorsa, che se ne possa dire, è stata l’annata peggiore della carriera di Lorenzo Pellegrini, il quale, fino ad Agosto scorso, aveva sempre rappresentato un punto di riferimento non solo per la Roma, ma anche per l’intero campionato italiano, di cui era uno dei calciatori dal maggior tasso tecnico.
Il capitano dei giallorossi, per motivi vari, non è riuscito ad esprimersi nel migliore dei modi, finendo spesso meritatamente in panchina, lasciando che fossero altri interpreti a prendersi le luci della ribalta, specialmente nella parte finale della stagione, durante la splendida rimonta guidata da Claudio Ranieri.
Prima che si concludesse il campionato, dunque, la permanenza di Lollo, criticato abbastanza aspramente anche dalla gran parte dei tifosi giallorossi, appariva come di difficilissima realizzazione e, in quelle settimane, erano cominciati a circolare dei rumors riguardanti l’interessamento di numerose squadre del nostro campionato.
L’infortunio al tendine del retto femorale della coscia destra, poi, ha compromesso l’appetibilità del centrocampista della Roma sul mercato e, di conseguenza, i giallorossi si sono visti costretti a mantenerlo all’interno della propria rosa, nemmeno tanto dispiaciuti, alla fine, da questa situazione venutasi a creare.
Il romano e romanista, infatti, è un ragazzo cresciuto all’interno di Trigoria, a cui tutti i componenti di quest’ultima sono molto affezionati, avendo avuto il modo di conoscerne, oltreché le qualità tecniche, anche e soprattutto quelle umane, imprescindibili in un capitano.
L’arrivo di un allenatore come Gian Piero Gasperini, poi, potrebbe aver riacceso le speranze del numero 7 di concorrere per una maglia da titolare, sfruttando un modulo che, in passato, gli ha permesso di esprimersi ai massimi livelli.
Pellegrini e Gasp: un binomio possibile
Come ormai è abbastanza risaputo, l’assetto tattico che ha fatto le fortune della Dea negli ultimi anni e che, giunto nella Capitale, Gian Piero Gasperini intende riconfermare anche alla guida della Roma è il 3-4-2-1, all’interno di cui un ruolo molto importante è svolto dai due trequartisti.
Questa coppia di calciatori, infatti, posti dietro alla punta centrale, devono essere attivi in fase di pressing, senza avere paura di compiere una corsa all’indietro per aiutare la squadra, e più che guizzanti in quella offensiva, in cui gli si richiede di muoversi con intelligenza fra le linee.
Giocatori come il “Papu” Gomez, Lookman, Malinovskyi o De Keteleaere, per esempio, hanno toccato l’apice della loro carriera quando si sono ritrovati schierati in quella zona di campo, incaricati dal tecnico piemontese di garantire quel tocco di imprevedibilità alla formazione orobica.
Anche Paulo Fonseca e José Mourinho, negli scorsi anni, chiesero a Pellegrini di posizionarsi lì, svolgendo più o meno le medesime mansioni dei colleghi bergamaschi e, di conseguenza, non può essere un caso che, in quelle stagioni, il numero 7 si sia guadagnato una grande credibilità non solo a livello nazionale.
Alle spalle di un centravanti come Dovbyk, in coppia con uno fra Dybala e Soulé, Lorenzo potrebbe veramente giocare un ruolo decisivo all’interno dello scacchiere tattico della Roma, regalando all’attacco la saggezza dei suoi passaggi, la pericolosità delle sue incursioni e, in fase difensiva, una solidità maggiore rispetto a quella dei due argentini.
Non appena si sarà ripreso dall’infortunio, dunque, il numero 7 potrebbe davvero tornare a caricarsi sulle spalle la sua amata squadra, tentando di far ricredere tutti coloro che, negli ultimi complicati mesi, gli hanno voltato le spalle, credendolo finito: la permanenza, paradossalmente regalata dall’infortunio, deve essere sfruttata.
Foto: facebook AS ROMA.