Un Nicolò Zaniolo in cerca di riscatto ripercorre alcuni momenti della sua carriera ai microfoni del Corriere dello Sport.
Ceduto in prestito con diritto di riscatto dai turchi del Galatasaray all’Udinese, il calciatore italiano vuole ricongiungere i pezzi della sua promettente carriera.
Nella giornata di oggi, 16 ottobre, Nicolò Zaniolo si è raccontato in un’intervista a cura della giornalista Chiara Zucchelli del Corriere dello Sport.
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Nicolò Zaniolo in maglia bianconera: “Oggi sono diverso”
Il classe 1999 ha rilasciato alcune dichiarazioni sulle fasi iniziali della sua carriera e su come sia cambiato e maturato negli ultimi anni:
“Non era facile reggere le pressioni ma se gli errori commessi mi hanno portato a essere la persona che sono oggi non ho rimpianti. Oggi sono diverso. Sono una persona matura, che sa quello che vuole e che può dare. Non sono più quello dei ritardi ingiustificati alle riunioni insieme a Kean. Spero di meritarmi la convocazione in nazionale. Voglio tornare a divertirmi giocando a calcio, tutta una parte che in questi anni mi è mancata”
Inoltre, si è mostrato molto fiducioso per la nuova avventura intrapresa questo settembre in Friuli:
“Qui sto molto bene, abbiamo trovato subito una stabilità con la mia compagna (Sara Scapperrotta) e mio figlio (Tommaso). Viviamo vicino al centro, è tutto molto piccolo e comodo e quindi sono felice. C’è tutto per fare bene, la società ti dimostra che è con te e ti mette nelle condizioni di rendere al meglio. E poi l’Udinese ha una squadra importante: ci possiamo divertire ed essere la sorpresa del campionato“.
Anche sui compagni e l’allenatore Kosta Runjaić, sottolineando come debba lavorare sodo per raggiungere i suoi obiettivi:
“Ci sto mettendo tutto me stesso con la massima umiltà e penso che seguendo l’allenatore, fidatevi, bravissimo, potremo fare bene. Il gruppo è forte. Atta ha delle qualità importantissime, e poi Solet e Kristensen, Davis, Kallstrom che è un grande capitano e Zanoli. Ci capiamo bene in italiano e inglese, io lo parlo fluentemente e si è creata un’alchimia positiva”.
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Le ultime deludenti stagioni alla Fiorentina, Atalanta e Galatasaray
Nicolò Zaniolo non si è tirato indietro a rispondere alle domande sulle sue ultime negative parentesi, chiarendo alcuni eventi spiacevoli:
“Via da Bergamo perché ho discusso con Gasperini (ai tempi dell’Atalanta)? Falsissimo. Abbiamo avuti un rapporto normale e di stima, è un allenatore formidabile, come Runjaic, hanno una grande cultura del lavoro. Sono andato via perché volevo più minutaggio ed essere parte integrante di una squadra”.
Sulla Fiorentina:
“Si era creato un ambiente per cui, anche per colpe mie, le cose non sono andate. Non ho fatto bene, ho accettato e compreso la decisione (del mancato riscatto)”.
Sul Galatasaray:
“I compagni di squadra volevano che rimanessi a Istanbul? Questo è vero, si era creato un bel legame con Torreira e Icardi. Ragazzi e giocatori spettacolari”.
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Le scuse alla sua Roma e la speranza di tornare in nazionale
Il calciatore si è profondamente dispiaciuto di alcuni suoi comportamenti (tra cui la plateale esultanza in Roma-Atalanta del 2 dicembre 2024) nei confronti della sua ex squadra:
“Ho confidato agli amici di essermi pentito per la sfrenata esultanza con l’Atalanta contro la Roma? È stata una reazione dovuta al momento che stavo attraversando: giocavo poco, quel goal per me era una liberazione, tornando indietro non esulterei più così. Chiedo scusa a chi si è sentito offeso“.
Ha concluso la questione chiarendo alcuni retroscena riguardante l’accaduto che lo ha visto protagonista negli spogliatoi del Viola Park lo scorso maggio in seguito ai play-off tra le selezioni primavera di Roma e Fiorentina:
“Mi sono scusato con i ragazzi della Roma Primavera per quanto accaduto al Viola Park? Non è servito, è stato tutto ingigantito e le autorità hanno accertato quello che era successo”.
Nonostante ciò, Zaniolo ha compreso i suoi errori e spera di riuscire a brillare per ottenere una convocazione da parte del CT Gennaro Gattuso:
“Ho visto Italia-Israele in tv e ho tifato come qualsiasi italiano. Anche se è chiaro che la Nazionale è il sogno di ogni giocatore e quindi anche il mio. Mi ha fatto piacere che abbiano vinto e speriamo che raggiungano il Mondiale. La priorità è che l’Italia ci vada, io spero di meritare la convocazione”.
“Gattuso non l’ho sentito, ma ho letto e ascoltato le sue parole. Quando parla di porte aperte a tutti mi fa piacere, sono contento, se uno lo merita sul campo è giusto che vada in Nazionale. È il livello massimo a cui ambire. Il Mondiale ci manca”.
Come dichiara il calciatore la sua principale aspirazione è quella di riscattarsi, di tornare a divertirsi e godersi la sua famiglia con serenità.
La stagione 2025-2026 costituirà un’occasione cruciale che Nicolò Zaniolo dovrà cercare di sfruttare per ritornare agli sfarzi di un tempo.