Napoli, i partenopei si preparano a rientrare in campo a Castel di Sangro. Intanto, sul fronte mercato, Antonio Conte ha incontrato il presidente De Laurentis.
È questo il senso del vertice che si è tenuto ieri a Ischia tra Antonio Conte, il presidente Aurelio De Laurentiis e il direttore sportivo Giovanni Manna, presenti insieme alle rispettive famiglie. Un incontro informale, ma inevitabilmente carico di significato: con la prima fase del precampionato conclusa a Dimaro e la ripresa imminente a Castel di Sangro, il Napoli è pronto a entrare nella fase decisiva del proprio mercato estivo.
Dopo aver già investito oltre 120 milioni di euro per portare a casa sei rinforzi – Milinkovic-Savic, Beukema, Marianucci, De Bruyne, Lang e Lucca – Conte ha fatto il punto con la dirigenza per definire le priorità residue. Tre i colpi che il tecnico pugliese vorrebbe chiudere quanto prima: un vice Di Lorenzo per la fascia destra, una mezzala di qualità e un esterno offensivo sinistro. Tutti nomi già individuati, ma le trattative restano complesse.
Tre obiettivi concreti, ma trattative ferme
Le richieste dell’allenatore sono chiare e i nomi sul tavolo noti da tempo. Tuttavia, ogni affare è al momento in fase di stallo per motivi diversi:
- Juanlu Sanchez (Siviglia): il terzino destro classe 2003 è la prima scelta di Conte per dare respiro a Di Lorenzo. Il Napoli ha messo sul piatto un’offerta da 17 milioni di euro comprensivi di bonus, ma il Siviglia chiede una cifra più alta per lasciarlo partire.
- Dan Ndoye (Bologna): esterno duttile, reduce da un’ottima stagione in rossoblù. I partenopei hanno rilanciato con un’offerta da 40 milioni più 5 di bonus, comprensiva anche di una percentuale sulla futura rivendita, ma il Bologna prende tempo. Sullo sfondo resta l’interesse concreto del Nottingham Forest, che potrebbe far salire il prezzo.
- Fabio Miretti (Juventus): il centrocampista bianconero è visto da Conte come una pedina ideale per la sua mediana. Offerti 12-13 milioni, ma la Juve non sembra disposta a cedere il giovane talento per meno di 18-20 milioni.
Tre profili su cui il tecnico si è espresso con chiarezza, ma che non potranno arrivare senza prima alcune cessioni importanti.
Serve sfoltire: Raspadori tra i nomi in uscita
Oltre a rinforzare la rosa, il Napoli deve necessariamente ridurla. Attualmente il gruppo a disposizione è troppo ampio e, con ulteriori innesti, rischierebbe di diventare ingestibile.
Tra i giocatori che potrebbero fare le valigie, riflettori puntati su Giacomo Raspadori. Il fantasista azzurro piace a diversi club in Serie A e in Premier League. Conte lo considera utile ma non centrale nel suo progetto tecnico, e una buona offerta – superiore ai 30 milioni – potrebbe convincere De Laurentiis a cederlo. Molto, ovviamente, dipenderà anche dall’evoluzione del caso Osimhen, il cui trasferimento al Galatasaray sembra ormai sfumato o in forte rallentamento.
Situazione sotto controllo, ma il tempo stringe
Il vertice di Ischia ha avuto anche la funzione di rassicurare Conte, che ha chiesto garanzie sulla competitività dell’organico. Il Napoli è consapevole che per lottare da subito ai vertici della Serie A e affrontare l’Europa con ambizione serviranno ancora ritocchi mirati, ma anche equilibrio finanziario.
A Castel di Sangro, dove la squadra si radunerà nei prossimi giorni, ci si attende un’accelerazione. I nomi sono definiti, le strategie anche. Ora tocca a Manna trovare le soluzioni giuste tra incastri economici, plusvalenze e rilanci da valutare.