Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli campione d’Italia, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera, ecco le sue parole.
Sulla vittoria del quarto Scudetto:
“Per vedere il quadro completo occorre partire da più lontano, dalla scelta di prendere un allenatore tosto come Conte.
Molti anni fa lo incontrai alle Maldive, era in vacanza con la sua famiglia.
Mi spiegó il suo modo di lavorare e rimasi affascinato dal rigore che lo animava.
È evidente che entrambi siamo innamorati di ciò che facciamo, questo per me è fondamentale.
Quando la piazza mi chiede giustamente l’esonero di Rudi Garcia invitai Conte da me e gli chiesi di subentrare.
Lui però rispose che voleva venire a Napoli, ma a giugno, e così fu.”
Sulla permanenza di Conte:
La partita col Cagliari che ha decretato il titolo è di venerdì 23.
Sabato e domenica siamo andati a Ischia con Conte e la sua famiglia a festeggiare il mio 76esi-mo compleanno.
Lunedì 26 c’è stata la meravigliosa parata sul lungomare, la sera c’è stata la festa di tutto il Napoli e il giorno dopo siamo andati dal Papa.
Subito dopo ci siamo chiusi in una stanza io, lui, Chiavelli e Manna e abbiamo iniziato a gettare le basi per la nuova stagione.
Senza bisogno di dire nient’altro.”
Napoli, De Laurentiis: “Volevamo prendere Gyokeres”
“Dovevo farlo, nessuno poteva sostituire Kvara alla pari, ma ci abbiamo provato: il Psv per esempio non ci ha dato Noa Lang, per fortuna in estate si è convinto.
Detto questo, ero consapevole che Conte, concentrato sulla lotta per arrivare più in alto possibile, avrebbe faticato ad accettare l’operazione.
Ho dovuto venderlo a Gennaio perché il suo procuratore minacciava di ricorrere all’articolo 17 del regolamento Fifa.
Dopo la prima, formidabile stagione del georgiano ci siamo preoccupati subito di negoziare un rinnovo contrattuale, migliorando il suo stipendio e arrivando a offrirgli una cifra molto importante.
Ma il suo procuratore, Mamuka Jugeli, aveva altri progetti per sé e per il calciatore e voleva strappare a un altro club un’altissima commissione per lui, oltre a uno stipendio a doppia cifra per Kvara.
Alla fine del secondo anno contrattuale Mamuka ha continuato a prendere tempo sostenendo che Giuntoli gli avesse promesso dei soldi che non erano stati corrisposti.
Bugia, non è stato difficile appurarlo.
Avrei dovuto venderlo allora, il Psg aveva offerto più di 200 milioni per il pacchetto Kvara-Osimhen.
Ma avevo promesso a Conte di trattenerlo e non me la sono sentita.
Con quei soldi volevamo prendere Gyokeres.”
Sull’acquisto del Napoli:
“Avevo già provato a prendere il Napoli, nel 1999, convocando i media e mostrando loro un assegno circolare da 120 miliardi di lire spezzato in due parti: la prima era a disposizione di Ferlaino, per la seconda volevo effettuare una due diligence.
La sua risposta fu una causa per aver creato, secondo lui, una distrazione della campagna abbonamenti, causa che peraltro vinsi facilmente.
Ricordo che Gazzoni mi offrì il Bologna per 50 miliardi, ma risposi che io tifavo per il Napoli e quindi mi interessava solo il Napoli.
Era agosto, sul tavolo da lavoro erano sparsi i quotidiani, all’improvviso mi cade l’occhio sul Corriere dello Sport dove c’è una grande foto di Gaucci con il titolo Compro il Napoli per 5 milioni.
Ma come Gaucci compra il Napoli, no, lo compro io”.
Sui fondi nel mondo del calcio:
“Quando c’è stato da bloccare l’ingresso dei fondi nella serie A, ci siamo trovati a combattere fianco a fianco Andrea Agnelli e io, e abbiamo vinto.
Un vero imprenditore non ha bisogno dei fondi.
Il sistema è malato in tutta Europa, per curare i tanti debiti sono necessarie riforme rivoluzionarie e rapide.
Si giocano sempre più partite, che necessitano di sempre più giocatori, che portano a sempre maggiori spese.
Io auspico invece una serie A che dimagrisca a 16 squadre, come nel 1986, e che eviti che i calciatori stessi, patrimonio delle società.
Molti sostengono che così incasseremmo di meno, ma non è vero, perché aumenterebbe il valore delle altre partite.”
Sul nuovo stadio:
“Pronto in quattro anni, in tempo per gli Europei quindi, 65-70 mila posti, parcheggi per 9000 auto, zona Est della città.”