Tutti i giorni news reali sul calcio
CalcioSport newsletter
Rimani aggiornato su tutte le novità della tua squadra
CalcioSport newsletter
Rimani aggiornato su tutte le novità della tua squadra

Napoli, Conte sceglie il silenzio: niente conferenza

Napoli 0-0 Como
Foto: Shutterstock

Napoli, dopo il crollo di Bologna, il tecnico vuole ricompattare il gruppo: ora parola al campo contro l’Atalanta

Il Napoli riparte dal silenzio di Antonio Conte. Alla vigilia della sfida contro l’Atalanta, il club ha comunicato che il tecnico non parlerà in conferenza stampa, una decisione che conferma la volontà dell’allenatore di concentrare tutte le energie sulla squadra dopo la sconfitta di Bologna. Nessuna presa di posizione pubblica, nessuna polemica: solo lavoro, confronto e tentativo di ritrovare equilibri interni. Giovedì, a Castel Volturno, Conte ha radunato il gruppo al completo, rientrato dagli impegni con le nazionali, per un incontro che, secondo quanto filtra, è stato più costruttivo che teso. Una riunione utile a ristabilire principi, identità e compattezza in un momento che rischia di diventare delicato se non gestito con attenzione.

Conte vertice solo con la squadra

Niente conferenza, ma parole pesanti nello spogliatoio. Conte ha voluto affrontare subito quanto accaduto a Bologna, evitando però toni duri o scenate. Il messaggio è stato chiaro: il Napoli deve tornare a essere una squadra affamata, solida, capace di muoversi come un blocco unico. L’allenatore ha chiesto mentalità, spirito di sacrificio, applicazione e soprattutto unità.

Il confronto si è svolto nella sala video, luogo simbolo del lavoro tattico e dell’attenzione ai dettagli. Conte ha rivisto insieme alla squadra alcuni momenti chiave della gara persa, non per puntare il dito ma per correggere. L’obiettivo è ricostruire sicurezza, ripristinare le basi del gioco e ritrovare la rabbia agonistica che aveva caratterizzato la squadra nella scorsa stagione tricolore.

Il tecnico, raccontano, ha mantenuto un profilo calmo ma determinato, insistendo sulla necessità di ridurre gli errori individuali e incrementare la concentrazione nei momenti cruciali. Una strategia diversa dal passato, scelta appositamente per non appesantire un ambiente che ha bisogno di serietà e lucidità più che di scosse emotive.

Napoli, una risposta che deve arrivare dal campo

Sabato al Maradona non sarà una partita come le altre. Di fronte arriverà l’Atalanta fresca del cambio in panchina con l’arrivo di Raffaele Palladino, un allenatore che di solito porta entusiasmo immediato. Per questo Conte pretende che il suo Napoli dia segnali chiari di reazione: più aggressività, più ritmo, più cattiveria sportiva.

Il calendario poi non aiuta a rallentare: martedì la squadra tornerà in campo in Champions League contro il Qarabag, un appuntamento fondamentale per il percorso europeo. Subito dopo arriverà la trasferta insidiosa di Roma e, il 7 dicembre, la notte più attesa al Maradona contro la Juventus guidata da Luciano Spalletti, il grande ex.

In un momento così intricato, il silenzio di Conte non è chiusura ma strategia. Il tecnico preferisce proteggere il gruppo, evitare distrazioni esterne e indirizzare tutte le energie sulla risposta che deve arrivare nel rettangolo verde.

Il Napoli, ora, non ha bisogno di parole.
Ha bisogno di dimostrare, di ritrovarsi, di rialzarsi.
E il campo, come sempre, sarà il suo giudice.

PRIMO PIANO

Serie A nel cuore

Scegli la tua squadra del cuore e ricevi settimanalmente le news più importanti del tuo club!

Collabora con noi

Vuoi scrivere per CalcioSport.com ?

Compila i campi qui sotto e verrai contattato. 

Carica il tuo Curriculum VItae