La partita di Serie A tra Napoli e Inter si è conclusa con il risultato di 3-1 in favore dei partenopei, ecco il racconto del match.
Il Napoli batte l’Inter per 3-1 e vola in cima alla classifica, approfittando del mezzo palso falso del Milan.
I partenopei dunque scacciano via le critiche dovute alla schiacciante sconfitta per 6-2 in Champions contro il PSV.
L’Inter cade dopo sette partite di fila vinte, contando anche la Champions League.
Ecco il racconto di Napoli 3-1 Inter.
Le scelte di Conte e Chivu
Partendo dalla squadra di casa, Antonio Conte si affida ad una formazione semi-inedita, con la sorprendente scelta di Neres come falso nueve.
Dunque niente punta centrale dall’inizio con Lorenzo Lucca e Giuseppe Ambrosino in panchina e con Hojlund e Lukaku indisponibili.
Oltre a Politano, titolarissimo del Napoli di Conte, il centrocampo è formato da KDB, McTominay, Anguissa e Gilmour al posto dell’infortunato Lobotka.
In difesa, oltre al capitano Di Lorenzo e Spinazzola, il migliore della stagione azzurra fino ad ora, la coppia centrale sarà formata da Buongiorno e Juan Jesus, entrambi di piede mancino.
In porta la scelta è obbligata, con Milinkovic-Savic titolare e con Meret che ha avuto recentemente dei problemi fisici che lo terranno fuori per un po’.
Passando agli uomini di Chivu, la formazione è identica a quella che ha battuto la Roma all’Olimpico per 0-1.
Dunque in porta c’è Sommer, mentre i tre di difesa sono Bastoni, Akanji e Acerbi, con De Vrij e Bisseck in panchina.
Dimarco e Dumfries sulle fasce, con i soliti tre in mezzo al campo; Calhanoglu, Mkhitaryan e Barella.
In avanti, affianco al capitano Lautaro Martinez, spazio a Bonny, reduce dal gol vittoria contro la Roma, dunque Pio Esposito parte inizialmente dalla panchina.
Il racconto di Napoli Inter
Il primo tempo di Napoli-Inter vede la formazione ospite dominare il gioco ed avere le occasioni più importanti per passare in vantaggio.
La prima grande opportunità capita sulla testa di Alessandro Bastoni da sviluppi di un corner, con la palla che esce di poco al lato.
Bastoni che tra l’altro qualche decina di minuti dopo colpirà di nuovo di testa, stavolta su corner dalla destra, colpendo l’incrocio dei pali.
Da una disattenzione di Spinazzola la palla, dopo un rimbalzo va a finire sui piedi di Lautaro, che viene però ipnotizzato da Milinkovic-Savic.
In mezzo alle due occasioni per Bastoni, c’è un episodio che cambia la storia, ovvero un calcio di rigore assegnato da Mariani per fallo di Mkhitaryan su Di Lorenzo.
Il contatto è leggero ma l’arbitro, dopo qualche secondo, sceglie di assegnare il rigore per il Napoli.
Sul dischetto va Kevin De Bruyne che calcia nell’angolino alla destra di Sommer, 1-0.
Non c’è neanche il tempo di esultare per i tifosi del Napoli perché, appena dopo la trasformazione del penalty, il belga si fa male al flessore ed è costretto ad uscire, al suo posto entra Olivera.
Nel finale della prima frazione di gioco è un dominio dell’Inter, con una grande occasione per Lautaro e un palo colpito da Dumfries.
Nella seconda frazione di gioco l’Inter tenta di chiudere il Napoli nella sua metà campo, ma da un lancio di Spinazzola per McTominay arriva il 2-0.
Lo scozzese trova un destro di controbalzo da fuori area che lascia senza scampo Sommer, è il secondo gol in campionato per lui.
Qualche minuto dopo, al 56′, il colpo di testa di Lautaro termina sul braccio (largo) di Alessandro Buongiorno.
Dopo l’On Field Review l’arbitro Mariani assegna il rigore all’Inter.
Sul dischetto va il solito Calhanoglu che l’ultimo rigore contro il Napoli l’aveva sbagliato, stavolta però spiazza il portiere e accorcia le distanze.
Chivu mette in campo Pio Esposito per Bonny per il forcing nella mezz’ora finale, ma al 66′ il Napoli ripassa sul doppio vantaggio.
Stavolta è Anguissa, servito da Neres che, dopo una grande azione personale, complice anche una difesa nerazzurra non perfetta, conclude con il sinistro sul secondo palo.
Dopo il gol del camerunense il Napoli gestisce il risultato senza rischiare troppo.
Il match termina dunque 3-1 per il Napoli di Antonio Conte.







