Dopo settimane di attesa, ora è arrivata l’ufficialità: Luka Modric è nuovo calciatore del Milan. È lui l’uomo giusto per tornare a vincere?
Luka Modric è atterrato a Milano. Dopo il Mondiale per Club e il saluto commovente al Real Madrid, il croato è pronto a vestire la maglia del Milan. Quella maglia che il piccolo Modric ha sempre sognato di indossare, e che ora, dopo tanti trionfi, può diventare finalmente la sua seconda pelle.
Un arrivo che rappresenta una sferzata d’aria fresca per il tifo rossonero, che torna ad accogliere un calciatore superlativo, appartenente alla stretta cerchia dei fuoriclasse. A Milanello, un tempo oasi di palloni d’oro, torna un calciatore capace di vincere il premio individuale per antonomasia. Da quelle parti non se ne vedeva uno da quasi dieci anni. L’ultimo è stato Kakà, che nel 2014 fece ritorno a casa in un Milan lontano anni luce da quello con cui aveva vinto Champions e pallone d’oro.
I tempi infatti sono cambiati. Se una volta i migliori al Mondo approdavano nella Milano rossonera nei loro anni d’oro, oggi per Modric il diavolo rappresenta “solo” l’ultima tappa di una carriera gloriosa, le cui fortune state fatte altrove.
Ma non c’è da preoccuparsi. Nonostante la carta d’identità non menta, l’ex Real Madrid ha intenzione di rimboccarsi le maniche per dare nuova linfa al Club di Via Aldo Rossi e per arrivare pronto fisicamente al suo ultimo Mondiale con la Croazia.
Modric, il gioiello per Max
Con il passare delle settimane l’entusiasmo per l’arrivo di un campione come Modric sfumerà, per lasciare spazio a questioni concrete e reali. Dove giocherà? Quanti minuti ha nelle gambe? Nonostante l’età può ancora incidere? Queste sono le domande che rimbalzano nella testa dei tifosi rossoneri. Il croato, seppur elegante, non verrà considerato un’opera d’arte da preservare il più possibile. Allegri vuole affidargli le chiavi di un centrocampo dal look rinnovato. E il croato ha dimostrato nell’ultima stagione di avere ancora il fisico per essere una costante nel nuovo Milan di Max.
Nell’ultima stagione a Madrid Luka Modric c’è stato quasi sempre. 35 presenze in campionato, alle quali si aggiungono altre 14 in Champions. Statistiche che fanno ben sperare i tifosi rossoneri, che ora aspettano nuovi innesti per il centrocampo. Dopo l’ufficialità di Ricci, Tare sta cercando di vincere il braccio di ferro con il Bruges per portare a Milano Jashari, talento belga che andrebbe a completare il pacchetto centrocampisti del Diavolo per la prossima stagione.
Guida tecnica e spirituale
All’immenso valore tecnico del nuovo numero 14 rossonero si aggiunge anche l’esperienza, caratteristica che manca in uno spogliatoio così giovane come quello del Milan. I meno esperti potranno così crescere e imparare da uno dei giocatori più vincenti dell’ultima decade.
Tare ha provato a seguire le orme di Maldini e Boban, che nel 2020 portarono a Milano Ibra e Kjaer, due senatori di un Milan che si è cucito lo scudetto sul petto solo due anni dopo. E dalle parti di Milanello si augurano che questa operazione possa condurre a un epilogo analogo.