Il centrocampista rossonero, Adrien Rabiot, in una lunga intervista a Le Figaro si è soffermato su tanti temi importanti

Il Milan si sta rendendo protagonista di un ottimo inizio di stagione. L’arrivo di Allegri ha sicuramente dato solidità e la giusta mentalità alla squadra; assieme al tecnico toscano, quest’estate è arrivato anche Rabiot, uno dei fedelissimi dell’ex allenatore della Juventus. Di seguito, le parole del centrocampista francese in un’intervista rilasciata a Le Figaro.

Rabiot: “Italia? Ci sto benissimo. Fiero della mia carriera”

L’ex calciatore del Marsiglia, Adrien Rabiot, si è soffermato su quella che è la sua nuova vita a Milano e sul suo rientro in Italia: “È un po’ cliché, ma è la verità: si mangia benissimo. La prima cosa che mi hanno detto quando sono arrivato al centro sportivo di Milanello è stata che la cucina lì è eccellente. Bisogna ammetterlo: se la Francia resta superiore per la gastronomia, l’Italia fa la migliore pasta del mondo. Dal punto di vista calcistico, è un Paese di veri intenditori. L’Italia vive di calcio, molto più che la Francia. Si percepisce la passione dei tifosi, che vivono per la loro squadra. In Francia ci sono grandi club e grandi gruppi di tifosi, ma qui è un’altra dimensione: è una questione di vita”.

Poi sull’aver avuto la possibilità di indossare maglie importanti come quelle di PSG, Juve, Marsiglia e ora quella rossonera: “Non è cosa da poco aver giocato in questi quattro grandi club. È un bel biglietto da visita (sorride). Quando guardo il mio percorso, è incredibile poter aver vissuto tutto questo, difficile da immaginare quando ero più giovane. Ne sono fiero. Spero di realizzare grandi cose al Milan, di vincere titoli, in un club storico e mitico. Voglio lasciare il mio segno”.

“Modric? Un professionista. Sulla sfida con il Como…”

Rabiot, tra le altre cose, ha detto la sua sulla decisione di far giocare la gara tra Milan e Como in Australia: “Sono rimasto sorpreso quando ho saputo che con il Milan giocheremo una partita di Serie A contro il Como… in Australia! È completamente folle. Ma si tratta di accordi economici per dare visibilità al campionato, cose che ci superano. Si parla molto dei calendari e della salute dei giocatori, ma tutto questo sembra davvero assurdo. È pazzesco fare così tanti chilometri per una partita tra due squadre italiane in Australia. Dobbiamo adattarci, come sempre”

Il francese, infine, ha spiegato cosa si prova ad avere Luka Modric come compagno di squadra: “Mi ha soprattutto stupito. Vederlo allenarsi con tanta precisione, professionalità, intensità e impegno, a 40 anni, è impressionante. Davvero. È umile, dedicato, sempre al 100%. Quando vedo cosa fa con dieci anni più di me, resto senza parole.”