Sabato 2 novembre a San Siro è terminata 1-0 la gara Milan-Roma, di seguito l’analisi sui meriti del Milan e il focus su alcuni giocatori.
Lo spirito combattivo del Milan
L’avvio di gara sembrava aver indirizzato il big match verso una vittoria della Roma, visti i numerosi tiri e la dominanza nel gioco giallorossa.
La direzione non è cambiata per più di mezz’ora, ma tutte le occasioni della squadra di Gasperini non si sono mai concretizzate nemmeno in tiri nello specchio.
Mentre al minuto 39 è arrivata l’inversione di rotta con il gol di Pavlovic, da quel momento la qualità del Milan si è innalzata anche in fase di impostazione e offensiva.
Il reparto difensivo ha contenuto molto efficacemente Dybala e Soulé, soprattutto grazie alla prestazione di Gabbia e all’aiuto di Fofana.
Il francese ha rischiato di rovinare la prestazione con il rigore causato, ma fortunatamente per lui Maignan è riuscito a ipnotizzare Dybala.
Il nuovo Pavlovic
Strahinja Pavlovic sembra un nuovo giocatore dall’arrivo di Max Allegri, gli viene richiesto un lavoro importante in fase offensivo.
Le avanzate del braccetto serbo sono importantissime e portano spesso ad azioni da gol.
La partita contro la Roma l’ha decisa proprio Pavlovic su assist bellissimo di Leao.
Infatti la fascia sinistra con Bartesaghi e Pavlovic sembra aver trovato l’equilibrio giusto, l’esterno italiano rimane più indietro per coprire le ripartenze, mentre il braccetto avanza sempre.
Al contrario l’out di destra vede Saelamaekers fare da solo la fase offensiva, mentre De Winter resta a coprire.
L’anno scorso, sotto la guida di Fonseca e Conceicao, Pavlovic sembrava solo un difensore fisico piuttosto grezzo.
Allegri ha saputo capire a pieno le sue potenzialità da incursore, che anche con limiti tecnici, riesce a scardinare le difese e a rendersi sempre pericoloso.
Leao tornato in piena forma
Leao ha superato completamente l’infortunio e dà continuità alle ultime buone prestazioni con un ulteriore assist.
Il portoghese ha trovato le misure nel nuovo ruolo di punta, in questa occasione affiancato da Nkunku.
Allegri ha scelto due attaccanti leggeri e di qualità, il francese opaco, mentre Leao sicuramente molto positivo nel prendersi diversi falli e fare salire la squadra.
L’unica nota negativa nella prestazione di Leao è il gol mangiato dopo il regalo di Hermoso che poteva chiudere definitivamente la partita.
Il grande lavoro di Allegri
Allegri con il suo Milan propone un gioco molto diverso da quello visto in precedenza nella Juventus.
Il tecnico italiano vince ancora con il marchio di fabbrica “corto muso”, ma il gioco proposto non è il catenaccio difensivo.
La preparazione della fase difensiva è sempre il punto di forza, infatti il Milan è la seconda miglior difesa.
Tuttavia la fase offensiva, pur in emergenza a livello di rosa, è molto propositiva grazie alle incursioni dei braccetti e dei centrocampisti.







