Il padre dell’attaccante messicano ha spiegato i motivi della sua permanenza al Milan: ecco chi ha voluto che rimanesse
Sembrava non aver convinto né Massimiliano Allegri né la società rossonera, eppure, dopo settimane di indiscrezioni e trattative, Santiago Gimenez è rimasto al Milan.
Dopo le parole del direttore sportivo Igli Tare, inoltre, sembrava tutto fatto per la conclusione dello scambio con Artem Dovbyk della Roma, eppure così non è stato.
Santiago Gimenez, quindi, si appresta a giocare – almeno fino a gennaio – con la maglia rossonera, ma per quale motivo, alla fine, il Milan ha deciso di trattenerlo? A fare chiarezza è stato il padre del calciatore. Ecco cosa ha rivelato.
Parla il padre di Gimenez: “Ecco perché mio figlio è rimasto al Milan”
“All’inizio abbiamo sentito dire molte cose. Poi abbiamo ascoltato le dichiarazioni del direttore sportivo del Milan. Abbiamo iniziato a capire cosa stava realmente succedendo. Non sapevamo dove sarebbe andato”, ha esordito così il padre dell’attaccante al media messicano ClaroSports.
“Santi ha giocato da titolare e la realtà è che tutto era molto confuso. La sua agente ha iniziato a contattare il club. Il club aveva la possibilità di fare quello scambio, ma in nessun momento Santi è stato consultato sulla situazione”.
Poi è arrivato il dietrofront: “Lui è un giocatore del Milan, ha un contratto e lunedì mattina tutte le parti si sono riunite: il presidente, il direttore sportivo e i consulenti come Zlatan hanno deciso che Santi sarebbe rimasto. Stavano spingendo per quello scambio, ma in nessun momento è stato confermato”.
“Siamo contenti che Santi sia rimasto”
“La verità è che non ho dormito tutta la notte – ha continuato –. Essendo in costante contatto con il club e ascoltando il direttore sportivo, cominciano a sorgere dei dubbi. Il calciomercato stava per chiudersi, quindi dovevo stare al corrente di ciò che stava succedendo. Non abbiamo nemmeno avuto il tempo di sapere se fosse vero che il club non lo avrebbe preso in considerazione per questo torneo”.
Una scelta che avrebbe pesato, soprattutto, per la ambizioni Mondiali con il Messico: “È l’anno dei Mondiali, in cui se Santi non avesse avuto la possibilità di lottare per un posto in squadra, sarebbe stato complicato e complesso. Siamo contenti che Santi rimanga al Milan. A un certo punto hanno dubitato delle sue caratteristiche perché sia l’allenatore che il direttore sportivo sono appena arrivati”.
“Incomprensibile la voglia del Milan di cederlo”
Poi non è mancata una frecciatina alla dirigenza del Milan: “Nel modello sportivo e commerciale del Milan, hanno appena investito 40 milioni di dollari per un giocatore che dopo quattro mesi viene ceduto in prestito. Mi sembra una cosa incomprensibile. Non so se sia successo davvero, ma se ne è parlato in questi termini”.
Tutto, però, è finito al meglio per lui e il figlio: “Alla fine, tutto dipende da lui. È in un club che ama e in cui vuole stare. È molto felice. Ha faticato per arrivare lì. Il Milan ti mette alla prova ogni fine settimana. Ho molta fiducia che farà un grande campionato”.
Alla fine, il verdetto è arrivato: Santi resta in rossonero. Ora la parola passa al campo e sta a lui convincere la dirigenza di aver preso la decisione giusta.