Milan, è fatta per Camarda al Lecce: il progetto per valorizzare il gioiellino rossonero ed i dettagli dell’operazione di mercato.
Francesco Camarda saluta temporaneamente il Milan e si prepara a vivere la sua prima esperienza lontano da casa.
Il giovane attaccante classe 2008 si trasferisce ufficialmente al Lecce con la formula del prestito con diritto di riscatto e controriscatto in favore dei rossoneri.
Una mossa strategica, ponderata e costruita nel tempo, con l’obiettivo principale di far crescere uno dei prospetti più promettenti del calcio italiano in un ambiente che possa garantirgli minuti, responsabilità e continuità.
Milan, è fatta per Camarda al Lecce: una stagione interlocutoria
La stagione 2024/25 doveva essere, almeno nelle intenzioni iniziali, quella dell’esplosione definitiva per Camarda.
Dopo una cavalcata giovanile impressionante culminata con il titolo di miglior giocatore dell’Europeo U17 vinto dall’Italia, impreziosito da 4 gol, di cui 2 in finale e la semifinale raggiunta con l’U19, le aspettative attorno a lui erano altissime.
E non solo per i trofei, ma anche per l’approvazione di una leggenda come Marco van Basten, che lo ha definito “una pepita d’oro” nelle mani del Milan.
Eppure, la realtà è stata diversa. Camarda si è ritrovato diviso tra la prima squadra dove ha collezionato 10 presenze in Serie A e 4 in Champions League, diventando il più giovane italiano a esordire nella competizione europea ed il Milan Futuro in Serie C, dove ha realizzato 5 reti in 18 presenze di campionato.
Una stagione vissuta a metà, senza la possibilità di affermarsi stabilmente né in A né in C, penalizzato anche da regolamenti rigidi come le 25 presenze necessarie per poter disputare i playout con la seconda squadra, traguardo mancato.
La scelta Lecce: fiducia e progettualità
Il Milan ha quindi deciso di cambiare rotta.
Al posto di un altro anno tra rotazioni ed incertezze, ha optato per un prestito strutturato.
Il Lecce di Pantaleo Corvino ha vinto la concorrenza con club come lo Spezia e l’Udinese offrendo un progetto credibile e garanzie di impiego.
L’accordo prevede un prestito annuale con diritto di riscatto per i salentini e controriscatto per il Milan, che potrà così mantenere il controllo sul futuro del proprio attaccante.
Si tratta di una formula già rodata tra le due società, come dimostra il caso di Lorenzo Colombo nel 2022/23: anche lui al Lecce in prestito, anche lui riscattato dal club pugliese e poi riacquistato dai rossoneri.
Un precedente che fa ben sperare, e che sottolinea la bontà dei rapporti tra le due dirigenze.
Milan, è fatta per Camarda al Lecce: un’opportunità vera
Il Lecce non è solo una destinazione “di provincia” per farsi le ossa: è un club che ha dimostrato di saper valorizzare i giovani, soprattutto sotto la guida di Corvino.
L’allenatore Eusebio Di Francesco, noto per il suo lavoro con i talenti emergenti, avrà il compito di trasformare il potenziale di Camarda in rendimento concreto sul campo.
L’obiettivo è chiaro: aumentare il minutaggio, accumulare esperienza e dimostrare di poter reggere l’urto della Serie A.
Tutto quello che non è riuscito ad accadere l’anno scorso, anche per via di un contesto tecnico-tattico confuso e dell’inesperienza fisiologica di un ragazzo che ha appena compiuto 17 anni.
Il Milan ha deciso che Camarda dovrà tornare a Milano più maturo, più pronto e, possibilmente, con il curriculum di un titolare vero.
La Serie A non è un campionato semplice, e Lecce non è un parco giochi: sarà un banco di prova autentico, reso ancora più probante se, come sembra, il club salentino dovesse cedere Nikola Krstović al Leeds per una cifra vicina ai 25 milioni di euro.
Milan, è fatta per Camarda al Lecce: tra sogni e responsabilità
Da San Siro al Via del Mare, il passo non è breve, ma potrebbe rivelarsi decisivo.
Camarda avrà addosso le attenzioni di tutta la Serie A, della Nazionale Under 21 (che inizia il nuovo ciclo di qualificazioni continentali a settembre) e, ovviamente, del Milan.
Il suo nome è già inciso nei libri dei record: il più giovane esordiente in Serie A (15 anni, 8 mesi e 15 giorni) ed in Champions League per un italiano (16 anni, 7 mesi e 12 giorni).
Ma ora serve di più: serve sostanza, serve crescita, servono gol.
Il percorso è tracciato. Niente comfort zone, niente pressioni eccessive, ma solo lavoro e talento.
Se il Lecce saprà valorizzarlo come promesso, Camarda potrà davvero spiccare il volo.
E il Milan, che lo ha affidato al club pugliese con la cura di un padre che affida il figlio al primo giorno di scuola, lo aspetta, magari tra un anno, pronto per prendersi la maglia numero nove e scrivere un nuovo capitolo della sua storia.
Foto: Instagram Francesco Camarda.