Max Allegri ha deciso di ritornare al Milan dopo circa 12 anni dall’ultima volta, quando nel settembre 2013 venne esonerato dal presidente Berlusconi.
L’epopea allegriana ha però regalato gioie importanti ai tifosi rossoneri, che difatti hanno vinto il 18° scudetto proprio con il tecnico livornese in panchina.
Ma se mettessimo a confronto l’ultima rosa avuta al Milan (durante la stagione 2013-2014) e quella presente oggi in quel di Milanello: quale sarebbe la migliore?
Nella settimana dunque del ritorno del del Milan contro il Sassuolo, gara che spinse il Presidente ad esonerare l’allenatore allora in carica, sembra giusto porsi questa domanda.
Ecco dunque, in questo articolo, il confronto tra due formazioni che, nonostante le importanti differenze, hanno nomi e calciatori importanti.
Portieri e difesa
Iniziamo dunque dalla porta, in quanto qui abbiamo la prima vera differenza tra le due rose.
Il Milan del 2013 può contare su un Abbiati ormai sul viale del tramonto, mentre ad oggi Allegri ha probabilmente uno dei portieri migliori al mondo, ovvero Mike Maignan.
Ipotizzando un confronto non sul modulo, ma più che altro sugli interpreti, i migliori centrali rossoneri dell’epoca erano: Adil Rami, Cristian Zapata e Philippe Mexes, con Bonera polivalente ed usato anche come terzino.
Nella rosa attuale invece Allegri può contare su Tomori, Gabbia e Pavlovic, con De Winter che all’occorrenza può occupare tutti i ruoli della difesa.
In questo caso possiamo notare come il confronto non sia prettamente sbilanciato né da una parte né dall’altra, con giocatori non di primissimo livello e con un reparto sicuramente da rinforzare.
Sugli esterni invece la nostalgia attanaglierà il lettore rossonero, vista la presenza di giocatori del calibro di De Sciglio, Abate e Kevin Constant.
Qui lo scontro venne a favore della rosa attuale con i soli Bartesaghi, Saelemaekers ed Estupinan nettamente superiori rispetto ai titolari nel 2013.
Un centrocampo da urlo
In quell’annata Allegri poteva contare su un centrocampo folto, ma con il trittico di titolari composto da Montolivo, Poli e Muntari, con De Jong come prima alternativa.
Fino a gennaio però possiamo considerare all’interno della rosa anche Nocerino ed Emanuelson, giocatori che poi lasceranno la squadra con l’arrivo di Seedorf.
Anche in questo caso, come nel nostro precedente, Il Milan del 2025 è nettamente superiore rispetto a quello del 2013, in quanto Allegri ad oggi puntare sul pallone d’oro Modric, Rabiot e Fofana, con un Ricci, un Loftus o uno Jashari pronto a subentrare.
L’attacco di Allegri: 2013 vs 2025
Per quanto riguarda l’attacco per i rossoneri dell’ultima avventura allegriana dobbiamo considerare tre giocatori ti hanno scritto pagine della storia Del Milan in quelle stagioni: parliamo infatti di El Shaarawy, Balotelli e il ritorno di Ricardo Kaka.
Ad oggi i rossoneri invece possono contare su Pulisic, Leao e Gimenez, con Nkunku ancora un oggetto misterioso per i tifosi rossoneri.
In questo caso anche solo sbilanciarsi da una parte o dall’altra sarebbe ingiusto, in quanto nel 2013 i primi due calciatori italiani erano anche pedine della nazionale, mentre caca in quella stagione di luci e ombre comunque porterà a casa nelle ottime prestazioni.
Verdetto finale: il Milan di Allegri del 2013 o del 2025?
Sembra facile sostenere la tesi secondo cui la formazione di quest’anno sia nettamente superiore rispetto a quella della sfortunata stagione 2013-2014.
Considero però doveroso ricordare che alcuni calciatori, che oggi consideriamo come incompiuti (su di tutti De Sciglio, El Shaarawy e Balotelli) all’epoca erano astri nascenti del calcio contemporaneo.
Per questo il confronto va sì a favore della formazione odierna, ma bisogna dare atto che la rosa del 2013-2014 è l’ultima prima della “banter era” del Milan e dunque, in un modo o nell’altro, una delle poche che ha regalato giocatori importanti ai tifosi in anni bui.






