Il Milan porta a casa un pari nella sfida in casa dell’Atalanta, risultato che denota la mancanza di finalizzazione con l’assenza di Pulisic in attacco.
La prima punta che quest’anno avrebbe dovuto riscattarsi dopo una prima parte sottotono è Santiago Gimenez, il quale però è fermo a zero gol segnati in Serie A dopo 9 giornate.
Numeri ancora peggiori sono quelli di Nkunku, arrivato per circa 40 milioni dal Chelsea nella scorsa estate, in quanto per via di diversi problemi fisici non è riuscito ad incidere in questo nuovo Milan.
Discorso diverso invece per Leao che, nonostante la prestazione sottotono nel primo tempo contro la Dea, ha dimostrato nelle due partite precedenti di poter essere utile alla causa rossonera, con tre reti segnate in due incontri.
Allegri e tutta la tifoseria è però in attesa ancora dell’exploit dei due bomber, i quali ad oggi risultano non pervenuti nel tabellino ed anzi indolenti nelle loro prestazioni in campo.
I numeri di Pulisic da inizio stagione in attacco
Ciò che è stato determinante nelle prime sei giornate di campionato è sicuramente la prestazione di Christian Pulisic all’interno dei match, in quanto il numero 11 rossonero è sempre stato al centro di occasioni con gol e assist all’attivo.
Fin qui infatti il capitano degli Stati Uniti ha portato a casa quattro gol e due assist, con Allegri che sin dall’inizio lo ha considerato il titolare inamovibile nella squadra.
La sua assenza contro l’Atalanta ha pesato come un macigno, lasciando un vuoto creativo che né Gimenez né Nkunku sono riusciti a colmare.
Pulisic, con la sua velocità e intelligenza tattica, ha dettato i tempi dell’attacco milanista, creando spazi per i compagni e concludendo con precisione letale.
Nei primi match, è stato lui a sbloccare partite complicate, come quella contro la Lazio dove un suo doppio colpo ha ribaltato il risultato.
Ma ora, con l’infortunio che lo tiene ai box, il Milan deve fare i conti con una sterilità offensiva evidente.
Il rendimento di Gimenez, Nkunku
Gimenez, prelevato dal Feyenoord con grandi aspettative, sembrava il profilo ideale per sostituire Giroud: fisico imponente, senso del gol innato.
Eppure, in nove apparizioni, non è riuscito a trovare la via della rete.
Le occasioni ci sono state – un palo contro la Juventus, un tiro deviato dal portiere contro il Napoli – ma la freddezza sotto porta latita.
Allegri lo ha difeso in conferenza, sottolineando come il messicano stia ancora adattandosi al ritmo della Serie A, più fisico e tattico rispetto all’Eredivisie.
Tuttavia, i tifosi iniziano a mugugnare: zero gol non sono un biglietto da visita accettabile per un bomber da 30 milioni.
Peggio va a Nkunku, il francese che doveva essere il jolly in attacco. Acquistato per 40 milioni dal Chelsea, dove aveva brillato prima degli infortuni, è arrivato a Milano con l’etichetta di talento cristallino.
Ma una serie di problemi muscolari lo ha limitato a sole tre presenze, tutte da subentrato, senza lasciare il segno. Un assist fortunoso contro il Monza è l’unico contributo concreto.
Allegri lo ha elogiato per la professionalità in allenamento, ma in campo appare spaesato, fuori fase con i compagni.
Il suo potenziale è innegabile – dribbling secco, visione di gioco – ma il corpo non regge il carico.
Il Milan sperava in un impatto immediato, invece si ritrova con un investimento bloccato tra prestazioni oscene e l’infermeria.
La situazione Leao
In questo contesto, Rafael Leao emerge come l’unica nota positiva. Il portoghese, spesso criticato per incostanza, ha risposto presente nelle ultime uscite.
Contro il Bologna e il Genoa ha siglato una tripletta complessiva, con gol di pregevole fattura: un destro a giro, un tap-in ravvicinato e un contropiede fulmineo.
Nel primo tempo contro l’Atalanta è svanito, perso in dribbling sterili, per questo motivo Allegri lo ha tolto dal terreno di gioco, oltre che per via di un problema all’anca.
Allegri, dal canto suo, predica calma, in allenamento insiste su schemi rapidi, transizioni veloci per sfruttare i contropiedi, ma la tifoseria, però, è impaziente: San Siro fischia i bomber assenti, reclama gol e vittorie.
Il pari con l’Atalanta è un punto guadagnato su un campo ostico, ma lascia l’amaro in bocca.
Senza Pulisic, il Milan perde mordente; con Gimenez e Nkunku non pervenuti, rischia di scivolare in classifica.
Per questo serve un exploit immediato: forse già dalla prossima contro l’Inter, dove Leao potrebbe trascinare i rossoneri.
Allegri sa che il tempo stringe: i bomber devono svegliarsi, o il Diavolo vedrà sfumare i sogni di gloria.







