Inter, rivoluzione in attacco: il futuro di Taremi e le nuove strategie per il reparto offensivo
Mehdi Taremi ha segnato solo tre gol in tutte le competizioni. Il suo bilancio stagionale con l’Inter, ormai vicino alla conclusione, è deludente. Arrivato a parametro zero dal Porto per alleggerire il carico offensivo su Thuram e Lautaro, non ha convinto. L’Inter, pur competitiva su tutti i fronti, ha sofferto in attacco senza i suoi titolari. La crescita inaspettata di Arnautovic ha in parte mitigato il problema.
Il futuro di Taremi sembra già deciso. La dirigenza vuole cederlo, complici prestazioni sotto le attese e problemi fisici. La netta sconfitta nel derby contro il Milan ha rafforzato questa scelta. Tuttavia, trovargli una nuova sistemazione sarà difficile. Il suo stipendio di 3 milioni di euro annui fino al 2027 e l’età (33 anni a luglio) complicano il quadro. Nonostante una possibile plusvalenza grazie al suo arrivo gratuito e le buone stagioni al Porto, non ci sono offerte concrete. L’Inter spera che il Mondiale per Club possa dargli visibilità.
L’addio di Taremi sarà solo l’inizio della rivoluzione offensiva. Thuram e Lautaro restano i pilastri, ma il futuro del francese va monitorato. Anche Arnautovic e Correa sono destinati a partire. L’austriaco, tornato a buoni livelli, aveva ipotizzato un rinnovo, ma la nuova proprietà Oaktree e la sua età avanzata rendono improbabile questa opzione. L’Inter aveva già tentato di cederlo in passato.
Sul fronte acquisti, il club guarda al futuro. Esposito rientrerà e Carboni potrebbe restare inizialmente, sebbene debba recuperare dall’infortunio. Servono comunque almeno due nuovi attaccanti. Jonathan David piace, ma il suo ingaggio è alto. Santiago Castro del Bologna è un’opzione concreta, ma l’affare potrebbe coinvolgere Fabbian e altri giovani come Asllani ed Esposito. Krstovic (Lecce) e Lucca (Udinese) sono altri nomi sul tavolo. La società riflette per dare un nuovo volto all’attacco dopo la deludente parentesi di Taremi.
