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Lucca o Núñez? L’analisi tecnico-tattica dei due profili

analisi tecnico-tattica di lucca e Nunez

Un punto fondamentale del mercato del Napoli è l’acquisto di una punta: Ecco l’analisi tecnico-tattica di Lucca e Núñez

L’Analisi tecnico-tattica di Darwin Núñez

Conosciamo tutti la straordinaria carriera di Darwin Núñez. Nato il 24 giugno 1999 a Artigas, esordì tra i professionisti nel Penarol, il 22 novembre 2017, in occasione del match di Primera División perso per 1-2 sul campo del River Plate. Il suo talento fu poi notato dagli spagnoli dell’Almeria con cui, in Segunda División, realizzò 16 reti, bottino che non passò indifferente agli scout del Benfica, che acquisirono le sue prestazioni per una cifra totale di 34 milioni. In Portogallo il suo talento esplose definitivamente. Con il club lusitano siglò a rete per ben 34 volte -26 delle quali in campionato- aggiudicandosi così la Bola de Prata, ossia il titolo di capocannoniere. Fu poi acquistato dal Liverpool per la cifra monstre di 85 milioni di euro.

La sua avventura nella terra dei Beatles è però un susseguirsi di alti e bassi. Preso in giro sui social per vari clamorosi errori davanti alla porta, oggi il suo talento rischia di essere dimenticato. Núñez in realtà è un centravanti fisico, rapido e aggressivo, che ama attaccare la profondità. Con Klopp è stato impiegato anche come ala sinistra, a conferma di un’altra sua caratteristica, la duttilità. Proprio questa sua versatilità, unita a potenza, aggressività e affinità al gol, ha portato molti in patria a paragonarlo al “Matador” Cavani, indimenticato idolo del popolo napoletano.

Un altro aspetto chiave è il suo contributo nelle transizioni offensive. A differenza di Lukaku, il cui calcio si si esprime soprattutto con un gioco di sponda verso le ali, Núñez offrirebbe un’alternativa maggiormente dinamica. L’uruguaiano possiede una falcata poderosa, capace di coprire in pochi istanti ampi tratti di campo, sia da centravanti che da esterno, porzione di campo in cui condurrebbe l’azione palla al piede sfruttando il suo dribbling. Nel Napoli di Conte sarebbe il terminale offensivo ideale per ribaltare rapidamente il gioco: basterebbe un suo movimento in profondità per avviare un rapido contropiede verticale. Nel gioco spalle alla porta, a differenza del Belga, è però impreciso e, nonostate sia alto 1 metro e 87, non eccelle nei duelli aerei.

Núñez sarebbe perfetto nel sistema di Conte anche per il suo spirito di sacrificio. Da quanto si è visto in Portogallo e in Inghilterra, non appena perde palla scatta subito in pressing sul portatore, propensione che potrebbe far abbassare il PPDA del Napoli. L’uruguaiano, infatti, non si tira indietro in fase difensiva: ripiega nella propria metà campo per sostenere il centrocampo quando gioca da punta centrale, o raddoppia e copre in fascia nei duelli uno‑contro‑uno quando agisce da esterno.

Grazie a queste sue caratteristiche, a Napoli potrebbe essere impiegato sia nel 4-3-3 che in un 3-5-2, conciliando la sua rapidità con le sponde di Lukaku. In questo contesto tattico, Núñez ricoprirebbe il ruolo di seconda punta, libero di svariare e puntare la profondità, mentre Lukaku agirebbe da pivot fisico, come fatto quest’anno.

La sua dote tecnico-tattica ha attirato l’attenzione anche del Milan, ma al momento il Napoli sembra avere un vantaggio nella corsa al suo ingaggio.

L’Analisi di Lorenzo Lucca

Così come fatto per Núñez, ripercorriamo brevemente anche la carriera del classe 2000 Lorenzo Lucca. Dopo un inizio di carriera tra C e D, Lucca si mise in luce al Palermo, segnando 13 gol in 30 presenze. Il salto arriva nel 2021 con il passaggio al Pisa in Serie B: parte forte, ma chiude con appena 6 reti in 30 presenze. Nel 2022 si trasferisce in prestito all’Ajax, diventando il primo italiano nella storia del club. Complice un’annata difficile per i Lancieri, realizza solo 2 gol in 14 presenze e non viene riscattato. Nel luglio 2023 approda all’Udinese, ancora in prestito dal Pisa. Segna subito all’esordio in Coppa Italia e convince durante la stagione, tanto da essere riscattato. La vera consacrazione è arrivata però quest’anno. Grazie ai suoi 12 gol in 33 presenze in Serie A si è guadagnato anche la convocazione in nazionale da parte dell’ex ct Luciano Spalletti.

Con i suoi 201 centimetri di altezza, Lorenzo Lucca incarna il prototipo del centravanti d’area. Fisico imponente, grande presenza nel gioco aereo e una notevole capacità di concludere a rete sia di testa che con entrambe le gambe. Il suo acquisto rappresenterebbe una scelta in continuità con l’operato di Lukaku. Come il belga, Lucca potrebbe rappresentare per il Napoli un punto di riferimento centrale, ideale per giocare di sponda lanciando le ali.

La sua qualità migliore è senza dubbio il colpo di testa. Una caratteristica che potrebbe offrire al Napoli una soluzione offensiva in più, rendendo la squadra pericolosa anche sulle palle alte e nei duelli aerei. In Lucca, il Napoli potrebbe aver individuato il vice ideale di Lukaku. Un profilo giovane ma già strutturato, capace di offrire caratteristiche simili e garantire presenza fisica, gioco spalle alla porta e soluzioni in area.

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