Nella serata di ieri i nerazzurri vincono in Belgio 4-0 con una squadra formata da seconde linee, si può dire effettivamente che l’Inter si lascia alle spalle i soliti problemi?

Di seguito un’analisi tattica e sui giocatori schierati da Chivu.

La formazione 

La squadra è stata schierata con il classico 3-5-2 presentando una difesa inedita per quest’anno: Bastoni, De Vrij, Bisseck.

A centrocampo sono stati scelti Zielinski e Frattesi a supporto di Calhanoglu, mentre in attacco la coppia Pio Esposito con Lautaro Martinez.

L’incognita Bisseck

Negli ultimi giorni sono trapelate diverse voci di mercato che coinvolgono Bisseck, soprattutto in relazione al possibile affare Guehi.

Sicuramente il difensore tedesco non rientra nella rotazione dei titolari di Chivu, ma oggi il tecnico l’ha schierato all’inizio braccetto destro e successivamente centrale.

Nei primi minuti della gara è parso parecchio in affanno palla al piede e in netta difficoltà nel contenere Promise David insieme al compagno De Vrij.

Tuttavia la gara è stata un crescendo, Bisseck si è proposto in fase offensiva ed è stato sempre attento nel difendere la punta e l’esterno del Saint Gillois.

Con l’ingresso di Akanji il tecnico ha deciso di sperimentare lo svizzero braccetto destro e il tedesco centrale, l’esperimento, per quanto può valere, è sembrato funzionare per 45 minuti.

Questa nuova idea nel reparto difensivo fa riflettere per il futuro tenendo conto dei contratti in scadenza dei centrali veterani Acerbi e De Vriij.

Il tandem Pio Esposito-Lautaro

La coppia d’attacco ha funzionato in modo eccellente, Lautaro sicuramente ha dato dimostrazione di tutte le sue migliori qualità.

L’argentino non ha mai perso palla e ha dato dimostrazione del suo arsenale di raffinatezza con giocate importanti nello stretto.

L’intesa con Pio Esposito sembra consolidata, si sono viste spesso le sponde dell’italiano per servire il compagno, i due si sono cercati di continuo dimostrando grande affinità.

Tuttavia sulla prestazione del giovane gravano i due goal sbagliati, che in una partita più complicata potevano essere fatali.

Con l’ingresso di Bonny si sono visti insieme i due attaccanti di riserva, che immediatamente hanno lasciato il segno insieme con la quarta rete.

Un centrocampo sulla carta sbilanciato

I tre centrocampisti schierati sulla carta potevano essere attaccati dal punto di vista difensivo, essendo Zielinski e Frattesi spiccatamente offensivi.

Il campo ha dimostrato inizialmente un vuoto nel reparto in fase di non possesso, ma successivamente si sono riassestati fornendo l’equilibrio giusto.

Calhanoglu in ogni momento della gara è stato uno dei pochi non in affanno, gestendo sempre palla con maestria.

Lo stesso discorso non vale per Frattesi, il quale ha perso diversi palloni e non è mai riuscito ad inserirsi a suo modo.

Nel corso del secondo tempo ha trovato il ritmo giusto avanzando pericolosamente con la sfera al piede, conquistando falli importanti.

Resoconto sulle seconde linee

La partita ci lascia speranzosi verso le nuove seconde linee dell’Inter, era il limite più evidenziato durante la scorsa stagione, ma ogni partita ci dimostra che sembra un problema alle spalle.

Pio Esposito continua a dare dimostrazione del suo potenziale e delle sue qualità in ogni occasione dove viene schierato.

Frattesi, fortemente ritenuto incedibile da Chivu, sembra stia trovando continuità e la forma fisica ottimale, che lo potrebbero portare ad entrare a tutti gli effetti tra i titolari.

Il discorso fatto per questi due non vale però per Diouf e Luis Henrique, ai quali vengono destinati sempre massimo 10 minuti e non sembrano ancora entrati nei meccanismi nerazzurri.