Il Barcellona, trascinato dal solito Lamine Yamal, espugna il campo dell’Espanyol e si incorona campione di Spagna.
Dominio Barcellona
Doveva essere l’anno dei Galacticos 2.0, invece il Barca ha rovinato i piani del Madrid e ha imposto la sua egemonia sul suolo nazionale.
Gli uomini di Flick hanno fatto terra bruciata e gli avversari non hanno potuto nemmeno raccogliere le briciole. Il Barcellona ha infatti vinto tutto quello che si poteva vincere dentro i confini spagnoli.
E lo ha fatto in faccia ai rivali di sempre, gli aristocratici con la Camiseta Blanca. Nella mini serie 2024/2025 il Barca ha fatto bottino pieno contro il Real: 4 vittorie, tra cui le finali di Supercoppa e di Coppa del Rey, e 16 gol fatti. Numeri dominati per una squadra dominante.
Eppure Ancelotti ci ha creduto fino all’ultimo. Mercoledì contro il Mallorca ha gioito per il gol vittoria siglato da Ramon, che nel recupero ha strozzato l’urlo di gioia dei tifosi Blaugrana.
Tuttavia Careltto ha solo rimandato la festa dei catalani, che dopo la vittoria per 2-0 sul prato dell’RCDE Stadium hanno cantato per le terza volta in stagione “campeones, campeones Ole Ole Ole”.
Yamal Mania
Sulla vittoria del campionato blaugrana c’è la firma indelebile di Lamine Yamal, o meglio di Ryan Yamal. Il classe 2007 oltre ad essere un fenomeno del gioco è anche diventato un fenomeno social.
In campo si muove sulle note di Bailalo Rocky: dribbla, fa assist, segna, si diverte e soprattutto fa divertire. Lamine è un patrimonio incommensurabile, non solo per il Barca ma per tutto il mondo del calcio.
Il gol di ieri sera ne è la dimostrazione: controllo orientato e sinistro pennellato sotto l’incrocio. Quando calcia, Yamal sembra un pittore che compone la sua tela.
In questo campionato il giovane spagnolo ha trascinato la squadra a suon di reti (8) e assist (15), a testimonianza che per lui la carta d’identità è solo una formalità, è il campo che conta davvero.
E dentro a quel rettangolo verde Yamal maschera la sua età biologica e diventa grandissimo.
Rimpianto Champions
L’eliminazione in semifinale di Champions League rappresenta l’unica chiazza grigia nella variopinta tavolozza blaugrana.
Lamine e compagni covano il rammarico di essersi fermati al confine e di non essere riusciti a conquistare anche l’intera Europa.
Ma non importa. Si sa, chi si accontenta gode. Il Barca ha da subito archiviato la delusione europea, consapevole che il futuro è roseo e che non c’è motivo di disperarsi.
I Catalani vantano uno dei roster più giovani d’Europa e già dall’anno prossimo proveranno ad alzare al cielo la coppa dalle grandi orecchie.
Ora però è tempo dei festeggiamenti: volume della cassa al massimo e via di Bailalo Rocky.
