Leverkusen, dopo solo due giornate di Bundesliga il tecnico olandese viene sollevato dall’incarico. Critiche durissime alla dirigenza
È durata meno di un mese l’avventura di Erik ten Hag sulla panchina del Bayer Leverkusen.
Arrivato in estate per raccogliere l’eredità di Xabi Alonso,
il tecnico olandese è stato esonerato dopo appena due partite di Bundesliga, un bilancio che recita una sconfitta e un pareggio amaro.
Il ko all’esordio contro l’Hoffenheim e il rocambolesco 3-3 in casa del Werder Brema – con i rossoneri avanti 3-1 e in superiorità numerica prima del crollo finale – sono bastati alla dirigenza per decretare la fine del rapporto.
Lo sfogo dell’allenatore
Ten Hag non ha preso bene la scelta della società e, tramite la sua agenzia, ha parlato di una decisione “senza precedenti”:
“Licenziare un allenatore dopo solo due giornate è qualcosa di mai visto.
Questa estate il club ha perso diversi giocatori chiave e ricostruire una squadra competitiva richiede tempo e fiducia.
Purtroppo non ho ricevuto né l’uno né l’altra”.
Parole dure anche nei confronti della dirigenza:
“Un nuovo tecnico deve poter imporre la sua visione e stabilire standard chiari.
Ho iniziato questo lavoro con energia e convinzione, ma non ho mai percepito un rapporto basato sulla fiducia reciproca”.
Leverkusen, il contratto e la buonuscita
Il Bayer aveva offerto a Ten Hag un biennale da 5 milioni di euro a stagione, con scadenza a giugno 2027.
L’esonero lampo costerà caro al club: secondo la Bild, nelle casse dell’allenatore finiranno circa 6 milioni di euro, tra indennizzo e stipendi residui.
Un caso che fa discutere
La scelta del Leverkusen è destinata a far discutere a lungo in Germania.
Non solo per i tempi record con cui è stato liquidato un allenatore appena arrivato, ma anche perché il club, fresco di successi con Alonso, ha dimostrato scarsa pazienza nella fase di ricostruzione.
Ten Hag, intanto, resta sul mercato: un nome pesante, con un passato tra Ajax e Manchester United, che potrebbe presto tornare a sedersi su una panchina europea.