Dopo il blocco del mercato estivo, per la Lazio il mese di gennaio potrà essere una boccata d’ossigeno: ecco cosa succederà
È stata un’estate complicata per i tifosi della Lazio, la società e, soprattutto, Maurizio Sarri.
I biancocelesti, infatti, a causa del mancato rispetto dell’indice di liquidità, hanno avuto il mercato bloccato, il che non ha solo condizionato gli acquisti, ma anche le cessioni, portando il conto in rosso.
Questo, naturalmente, giustifica – anche se solo in parte – l’andamento negativo di questo inizio di stagione, culminato con la sconfitta nel derby. Sarri, infatti, ha un’idea di gioco molto precisa, che richiede la presenza di giocatori con le caratteristiche adeguate a mettere in pratica le sue idee. E senza mercato, riuscire a garantirgli un organico del genere è stato impossibile.
A gennaio, però, tutto potrà cambiare: ecco la situazione a Formello.
Lazio: a gennaio si farà mercato? Il bilancio preoccupa
La Lazio chiude il bilancio 2024-25 con una perdita di 17,2 milioni di euro, una netta inversione di rotta rispetto al positivo di 38,5 milioni fatto registrare l’anno precedente. A pesare sui conti sono stati soprattutto i mancati introiti dalle coppe europee – con i diritti tv scesi da 142,1 a 94,5 milioni – e le minori plusvalenze arrivate dal mercato, le quali si sono ridotte da 40,9 a 11,5 milioni.
Il quadro non migliorerà nell’immediato: l’assenza dalle coppe europee priverà il club anche dei premi UEFA, mentre la sessione estiva si è chiusa con una sola cessione significativa, quella di Tchaouna al Burnley per 15,3 milioni, che ha generato una plusvalenza di circa 8 milioni.
La società, condizionata dal blocco del calciomercato, ha scelto di trattenere i pezzi pregiati non potendo sostituirli adeguatamente.
Cosa succederà a gennaio?
Il consiglio di gestione, approvando i conti, ha espresso fiducia nella possibilità di tornare a un equilibrio economico-finanziario nel breve termine.
Ma le attenzioni della comunità biancoceleste sono già rivolte alla sessione di gennaio, che sarà regolata dalle nuove norme FIGC.
Il parametro chiave sarà “l’indicatore del costo del lavoro allargato”, cioè il rapporto tra i costi della rosa (stipendi, ammortamenti, commissioni agli agenti) e i ricavi lordi, escluso il player trading.
Per la data del 30 settembre, tale rapporto non potrà superare l’80% dei ricavi, soglia che a regime scenderà al 70%. Ma cosa vuol dire tutto ciò per la Lazio?
La Lazio potrà acquistare… ma solo dopo aver venduto
In questo senso la Lazio ha già compiuto un passo importante, riducendo il monte ingaggi da 116,6 a 98,2 milioni.
Uno sforzo che però rischia di non bastare, anche perché i ricavi da sponsor non si sono ancora concretizzati. Il club potrà tornare ad acquistare, ma solo con cessioni a copertura: un mercato di gennaio a saldo zero, a meno che Claudio Lotito non decida di intervenire con risorse proprie, tramite versamenti o prestiti.