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Lazio, rivoluzione Sarri

Lazio, gerarchie azzerate e scelte gara per gara: la nuova filosofia dell’allenatore toscano

La stagione della Lazio parte con una sorpresa inattesa: Maurizio Sarri, storicamente contrario al concetto di turnover, sembra intenzionato a cambiare radicalmente approccio.

In un anno senza coppe europee, dove il calendario offre più respiro rispetto al passato, il tecnico toscano ha deciso di adottare una gestione dinamica della rosa.

Niente più titolarissimi fissi, ma rotazioni costanti basate sulla condizione fisica e sulla risposta negli allenamenti di Formello.

Una scelta che mira a mantenere alto il livello di competitività e a responsabilizzare ogni giocatore della squadra.

Sarri cambia filosofia: addio ai titolarissimi

Il tecnico biancoceleste, che per anni aveva rifiutato il concetto di turnover, apre ora a una gestione più fluida della rosa.

L’idea è quella di scegliere di partita in partita chi sarà in campo, valutando forma, intensità e rendimento.

Una decisione sorprendente, visto che la Lazio non dovrà affrontare gli impegni europei, ma che nasce dal desiderio di avere sempre energie fresche e stimolare l’intero gruppo.

Allenamenti a Formello, intensità e dettagli tattici

Nell’ultima settimana, a Formello, il lavoro è stato particolarmente curato nei dettagli.

La seduta di ieri è stata emblematica: Sarri ha guidato l’allenamento con precisione minuziosa, soffermandosi su movimenti e soluzioni tattiche.

Non solo preparazione alla sfida contro il Como, ma vere e proprie prove generali per l’intera stagione.

L’obiettivo è chiaro: portare i giocatori a esprimere il massimo in allenamento, per poi premiare chi dimostrerà più brillantezza.

Tutti coinvolti, nessuno escluso

Il nuovo corso prevede la partecipazione di tutti. Dalla porta all’attacco, ogni calciatore avrà la possibilità di mettersi in mostra.

Lo si è già visto durante le amichevoli estive, dove tutti hanno trovato spazio, in linea con quanto dichiarato dal tecnico in conferenza stampa: “Giocheranno tutti, chi più, chi meno”.

Le decisioni non saranno più legate a gerarchie rigide, ma alla meritocrazia del momento.

Un anno senza coppe ma con la Coppa Italia sullo sfondo

Senza impegni europei, la Lazio disputerà soltanto le gare di campionato e, da dicembre, la Coppa Italia.

Nonostante il calendario meno fitto, Sarri vuole comunque mantenere alta la competizione interna, convinto che solo così i suoi uomini possano crescere e restare motivati.

La sfida è mentale prima ancora che fisica: ogni settimana diventerà un banco di prova per conquistarsi il posto.

Il campo come unico giudice

La filosofia del tecnico toscano è chiara: sarà il campo a stabilire chi merita spazio.

Nessuna etichetta di titolare o riserva, ma rotazioni continue e meritocratiche.

Una scelta che, se da un lato può sorprendere, dall’altro potrebbe rappresentare la chiave per una Lazio più solida, compatta e pronta a sfruttare al massimo le energie durante l’intera stagione.

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