Anthony Taylor, arbitro inglese di Premier League e della discussa finale tra Roma e Siviglia, ha rilasciato una lunga intervista alla BBC.
Anthony Taylor ha arbitrato varie partite nel corso del Mondiale per Club giocato in USA quest’estate, ecco le sue parole in merito:
“Le condizioni climatiche erano completamente diverse da quelle a cui si è normalmente abituati, è stato assolutamente brutale.
Siamo stati fortunati ad aver avuto l’opportunità di svolgere un’importante preparazione prima di lasciare il Regno Unito”
E sulla prossima Coppa del Mondo che si giocherà in America del Nord:
“Non credo che sarà un grosso problema se riusciremo a prepararci come hanno fatto finora.
I calciatori devono assicurarsi di essere preparati al meglio”.
Taylor:” Roma-Siviglia? Non ho fatto errori gravi”
Su Roma-Siviglia:
“È la situazione peggiore che abbia mai affrontato, non solo perché viaggiavo con i miei familiari in quel momento, ma evidenzia anche l’impatto del comportamento delle persone sulle altre.
Anche in una partita come quella, dove in realtà non ci sono stati errori gravi.
Ho avuto la sensazione che ci sia stato il bisogno di spostare l’attenzione su qualcuno da incolpare e per me questa è una grande fonte di delusione, frustrazione e rabbia.
Non so perché sia permesso, sono sicuro che a quelle persone non piacerebbe che qualcuno si voltasse e dicesse una cosa del genere a loro o ai loro figli.
Sulla possibilità che Mourinho avesse potuto influenzare “l’odio” nei suoi confronti:
“Sì, penso che, a essere onesti, sì”.
Sul comportamento nei confronti degli arbitri:
“Il modo in cui le persone mettono in mezzo molte cose in ballo, con lo scopo di diffondere false narrazioni, crea un ambiente estremamente negativo
Ogni singolo fine settimana puoi andare in qualsiasi campo del Regno Unito e vedere un genitore a bordo campo insultare un giovane arbitro.
Questo non è un ambiente favorevole al miglioramento delle persone e non capisco come questo sia accettabile.
Il risultato di una partita non dipende dalla decisione di un solo arbitro come non dipende da un rigore sbagliato.
La perfezione non esiste.
Ci aspettiamo che gli arbitri prendano ogni decisione giusta.
È davvero importante iniziare a parlare del fatto che le persone hanno paura di sbagliare e di commettere errori.
Se non creiamo l’ambiente giusto per far performare le persone, allora queste avranno paura, avendo un impatto negativo sulle partite.”
Sull’arbitrare in Champions League:
“A conti fatti è uno dei lavori più belli del mondo, sei al centro dell’azione nel campionato più emozionante del mondo.
La prossima settimana compirò 47 anni, quindi sono piuttosto vecchio per qualcuno che lavora a questo livello, correndo dietro a persone molto più giovani.
L’obiettivo principale è assicurarci di avere due squadre arbitrali ai Mondiali del prossimo anno in Nord America.”