Alla vigilia del delicato match tra Lazio e Juventus all’Olimpico, Tudor si è espresso sulle voci di un possibile esonero: le sue parole
C’è un solo obiettivo possibile per la Juventus nella partita dello Stadio Olimpico contro la Lazio: trovare tre punti fondamentali per riprendersi e riacquisire un po’ di fiducia.
I bianconeri saranno impegnati contro i biancocelesti nell’ottava giornata di Serie A e vanno a caccia di una vittoria che manca da oltre un mese. Dal clamoroso successo contro l’Inter, infatti, la Juve non ha più vinto: cinque pareggi e due sconfitte nelle sette gare successive tra campionato e Champions League.
Alla vigilia della sfida, Igor Tudor – allenatore della Juventus ed ex tecnico, seppur per breve tempo, anche dei biancocelesti – ha fatto il punto della situazione in conferenza stampa, confessando anche le sue sensazioni sulle voci di esonero. Ecco cosa ha detto.
Tudor prima di Juventus-Lazio: “La squadra è motivata e vogliosa di fare una bella partita”
Il tecnico croato ha parlato dello spirito del gruppo e della situazione interna: “La squadra è motivata e vogliosa di fare una bella partita, domani vogliamo fare una bella gara”.
Sui nuovi acquisti, Tudor ha preferito smorzare le polemiche: “Non ci sono problemi e niente di particolare. I giocatori hanno le loro qualità, poi l’allenatore sceglie anche in base alla partita. Qualcuno ha bisogno di adattarsi, ma loro si allenano e danno sempre il meglio”.
Tudor: “Fiducia dopo Madrid”
Dopo la sconfitta europea contro il Real Madrid, l’allenatore bianconero vede comunque segnali positivi.
Alla domanda sulle possibili ripercussioni, infatti, Tudor ha risposto: “La sensazione dopo Madrid è positiva anche se si è perso. La squadra c’è, c’è voglia di fare e dare quello che c’è da dare, provare a vincere. Di essere squadra. Domani è un bel banco di prova contro un avversario di livello, dovremo essere sul pezzo”.
Mancano campioni alla Juventus? Tudor risponde deciso
Sulla domanda riguardo ai campioni mancanti in rosa, Tudor ha tagliato corto: “La domanda non c’entra niente con questo momento, le analisi si fanno dopo, quando si finisce. Si fa all’inizio e poi si va, si entra nel mondo delle partite. Si gioca ogni tre giorni e si fa il meglio che si può”.
“Paura dell’esonero? Ecco cosa ne penso”
Infine, una battuta sul suo futuro e sulle voci di esonero: “Sono sempre belle queste domande, mi vogliono bene. L’ho detto già, sinceramente. Questa paura e questi pensieri da zero a dieci stanno a zero”.
“Io me la godo, anche nella difficoltà – ha concluso –. È tutto chiaro, molto. Allora hai una forza che magari in altri momenti non avresti. Provo sempre a mettermi in bilico, come fare meglio e come far lavorare meglio i giocatori, come motivarli, trovare situazioni.. Il futuro, tranne quello che succede domani, mi fa paura proprio zero, ed è giusto così”.






