Luciano Spalletti, dopo la brutta esperienza in nazionale, è pronto a ripartire dalla Juventus con l’obiettivo di portare i bianconeri in Champions League
Inizierà domani l’avventura di Spalletti in bianconero. Il tecnico firmerà un contratto di 6 mesi con rinnovo automatico in caso di qualificazione alla prossima Champions League. Nelle prossime ore la firma e poi sarà allo Stadium a vedere Juventus-Udinese in programma per le 18:30.
Come giocherà la Juventus di Spalletti:
Dopo l’1-0 all’Olimpico contro la Lazio è arrivata la sentenza definitiva: Igor Tudor non è più l’allenatore della Juventus. Scelta inevitabile per i bianconeri dopo l’avvio di stagione deludente con soli 12 punti in 8 partite.
All’ormai ex-allenatore bianconero è stata imputata, specialmente, l’incapacità di gestire la batteria di attaccanti a disposizione. Tutti con un valore alto sulla carta e nessuno che, fino ad ora, ha reso secondo le aspettative. Con David in particolare che, viste le pessime prestazioni, sta instaurando un rapporto sempre più complicato con i tifosi bianconeri.
Il compito di Spalletti sarà quello di ritrovare un equilibrio che è mancato fino ad adesso alla squadra: subire meno ripartenze a campo aperto e rendere la fase offensiva più incisiva, dimenticando il possesso palla sterile che ha caratterizzato l’inizio stagione dei bianconeri. Con il suo arrivo, è probabile aspettarsi il 4231 che ha caratterizzato la sua carriera e, in particolare, gli ultimi anni di successi al Napoli, con il 433 in alternativa. Con il primo modulo favorito, è doveroso fare attenzione alla posizione di David e Openda, che potrebbero arretrare il proprio raggio d’azione sulla trequarti e creare meno ballottaggio davanti con Vlahovic.
Quasi certo, invece, il passaggio a 4 in difesa: con Gatti e Kalulu centrali, Cambiaso sulla sinistra e Joao Mario che potrebbe trovare più spazio rispetto a quello avuto fino ad ora. Mediana che non dovrebbe cambiare, con i soliti Thuram e Locatelli al centro del campo, mentre, sulle fasce, spazio a Yildiz e Conceicao che copriranno una mattonella più laterale rispetto a quella coperta fino ad ora per poi accentrarsi una volta con la palla tra i piedi.
Superata la concorrenza di Palladino e Mancini
Nelle scorse ore la dirigenza bianconera aveva chiamato numerosi allenatori per verificarne la disponibilità, trovandosi con 3 candidati finali in particolare: Mancini, Palladino e proprio Spalletti. Ma perché è stato preferito quest’ultimo agli altri due?
Il motivo sembra semplice: l’esperienza internazionale del tecnico toscano da più sicurezza a Comolli e Modesto che necessitano di un cambio di rotta immediato, senza poter aspettare una giovane promessa come Palladino, che non ha mai avuto esperienze in una Big, e Mancini che è fermo da numerosi anni come allenatore di un club.
Ad aiutare Spalletti è stata anche la decisione di accettare un contratto di 6 mesi: la voglia di rivalsa e la ghiotta occasione di poter allenare la Juventus hanno convinto l’ex tecnico della nazionale, accettando la sfida di dover portare risultati da subito per potersi riconfermare sulla panchina bianconera.






