Juve-Pafos termina 2-0 per i Bianconeri grazie alle reti di McKennie e David, ecco l’analisi post partita.
La gara, sulla carta facile per la Juve, nel primo tempo è completamente su binari sbagliati, il Pafos gioca e rischia di andare in vantaggio in più occasioni.
Nel secondo la Juventus si impone, trova due gol in rapida successione e raggiunge quota 9 punti, alla diciassettesima posizione.
Le formazioni in campo
Juventus: Di Gregorio; Kalulu, Kelly, Koopmeiners; McKennie, Locatelli (C), Miretti, Cambiaso; Zhegrova, Yildiz; David.
A disposizione: Perin, Scaglia, Bremer, Conceicao, Adzic, Kostic, Thuram, Openda, Rugani, Joao Mario, Cabal, Rouhi.
Allenatore: Spalletti.
Pafos: Michail; Luckassen, David Luiz, Goldar (C); Bruno, Sunjic, Pepe, Orsic; Correia, Dragomir; Anderson.
A disposizione: Gorter, Petrou, Pileas, Quina, Bassouamina, Dimata, Jajà, Langa.
Allenatore: Carcedo.
La Juve sperimenta parecchio a livello degli undici titolari, soprattutto davanti, con Zhegrova e Yildiz dietro a Jonathan David.
Per cui due giocatori indietro nelle gerarchie, ma che hanno bisogno di giocare per dimostrare il loro valore.
L’analisi sulla partita
Per quasi tutto il primo tempo il Pafos ha dominato, non a livello di possesso palla, ma a livello di occasioni.
La squadra di Cipro verticalizza molto bene e trova sempre i riferimenti larghi, abili nelle giocate individuali e molto pericolosi.
La Juventus sembra addormentata nella velocità di gioco, Locatelli gioca a rallentatore e non si trovano mai gli attaccanti.
Nel secondo tempo cambia completamente la gara, Conceicao fornisce l’imprevedibilità che mancava e salta sempre l’uomo.
I cambi svoltano la partita e la Juve prende coraggio mano a mano, fino alla rete di McKennie.
La partita di Zhegrova
Zhegrova ha finalmente la chance di giocare dal primo minuto, nonostante Spalletti abbia avvertito in sala stampa sulla sua forma fisica.
I dribbling del bosniaco sono sempre risultati scolastici, poco pericolosi ed è sembrato parecchio scollegato dalla squadra.
Nelle zone centrali dell’attacco non ha trovato le misure, quando si è allargato di più stava leggermente crescendo.
Ma dopo il primo tempo è arrivata la sostituzione per il Chico Conceicao, che ha segnato la vera svolta della partita.
Da una sua sgasata in contropiede arriva il gol del raddoppio e prima impegna il portiere dopo una giocata delle sue.
Koopmeiners crisi anche da braccetto
Le partie negative di Koopmeiners ormai sono arrivate al limite, anche dopo essere stato adattato a difensore.
Da mediano, mezzala e trequartista non ha mai convinto, Spalletti sembrava aver trovato la soluzione per farlo giocare lontano dalla porta a campo aperto.
Ma in fase difensiva soffre qualunque ala rapida e tecnica, già contro il Napoli ha sofferto tremendamente Neres.
Ma ancora più grave con il Pafos, che si è dimostrato pericoloso sempre dopo errori dell’olandese sull’out di Orsic.







