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Italia U21, come Silvio Baldini sta valorizzando gli Azzurrini

Nell'Italia U21 Baldini sta valorizzando soprattutto Niccolò Pisilli e Francesco Camarda
Foto: Shutterstock

Il contributo dell’allenatore Silvio Baldini si sta rivelando decisivo, notevole e fortemente promettente nei confronti dell’Italia U21.

Subentrato a Carmine Nunziata nel 2025, l’ex Pescara sta lasciando una non indifferente impronta nella U21 della nazionale italiana.

Tra allenamenti insoliti e un’un’identità tattica ben definita l’allenatore sta valorizzando diversi giocatori che nei rispettivi club non stanno riuscendo a ritagliarsi molto spazio.

All’arrembaggio in allenamento e in gara

Recentemente sono diventate virali diverse immagini raffiguranti gli Azzurrini intenti ad allenarsi con una benda nera sull’occhio.

Seppur apparentemente particolare e inusuale, la scelta di Baldini non è assolutamente stilistica, bensì tattica.

Infatti, la parziale riduzione del campo visivo permetterebbe ai giocatori di migliorare la tecnica individuale, avere una maggior affinità con il pallone e velocizzare le scelte di gioco.

Ciò costringerebbe il cervello a rielaborare i dati sensoriali nel minor tempo possibile e a mantenersi sempre operativo.

Inoltre, bisogna far notare come questa strategia ben si sposi con l’idea tecnico-tattica del commissario tecnico: un 4-3-3 tradizionale, ma allo stesso tempo innovativo, con una grande propensione per gli esterni offensivi, tocchi veloci, 1-2 efficaci e un gioco verticale che premia gli inserimenti dei centrocampisti.

Viste le ottime prestazioni della squadra, il metodo Baldini sembra risultare estremamente efficace e potenzialmente apripista per nuovi approcci calcistici.

I due grandi valorizzati della nuova Italia U21: Pisilli e Camarda

Molti giovani calciatori sotto la guida di Baldini si stanno dimostrando all’altezza nonostante non riescano a trovare spazio nei rispettivi club.

Esemplare è il caso di Niccolò Pisilli, centrocampista della Roma che non rientra al momento nelle gerarchie di Gian Piero Gasperini.

Il classe 2004 aveva destato l’attenzione dell’allenatore José Mourinho per poi essere impiegato con costanza e confermato da Daniele De Rossi nella stagione 2024-2025.

Nonostante le 41 gare giocate nella scorsa stagione, condite da 3 goal, non è riuscito a ottenere la fiducia né di Ivan Juric né di Gasperini collezionando, con quest’ultimo, solamente 3 presenze, da subentrato, tra tutte le competizioni.

Contrariamente a ciò, Silvio Baldini gli sta affidando le principali responsabilità del gioco italiano: per lui 4 partite su 4 da titolare, 2 goal e un assist.

Pisilli svolge alla perfezione le indicazioni e i compiti assegnati dal commissario tecnico, riuscendo ad essere decisivo in entrambe le fasi e nel possesso palla.

Un altro calciatore che sta brillando tra gli Azzurrini è il 17enne Francesco Camarda, attualmente in forza al Lecce in prestito dal Milan.

Il giovanissimo sta raccogliendo minuti importantissimi e sta crescendo tatticamente, elementi vantaggiosi per continuare il suo percorso in serie A.

All’esordio assoluto con gli Azzurrini, il 10 ottobre contro la Svezia, ha trasformato audacemente un rigore, mentre 4 giorni dopo ha realizzato una decisiva doppietta contro l’Armenia.

Silvio Baldini sembra avere molta fiducia nel ragazzo, tanto da schierarlo titolare alla sua prima convocazione con l’Italia U21, il quale ha risposto con ottime e promettenti prestazioni.

Carisma, grinta e cultura calcistica: Silvio Baldini

Silvio Baldini ha dedicato un’intera vita al mondo del calcio sin dal 1984 sulla panchina del Bagnone fino alle recenti avventure con Carrarese, Palermo, Perugia, Crotone e Pescara, passando per Chievo, Siena, Catania e molte altre squadre.

È un allenatore che svolge questo lavoro da decenni nel territorio nazionale e che conosce perfettamente i problemi del sistema calcistico italiano.

È un allenatore del popolo che si è fatto strada con grinta e lungimiranza e che riesce a creare dei legami sia con i tifosi che soprattutto con i giocatori, qualità fondamentali per forgiare questi ragazzi.

Un coach schietto, onesto e senza peli sulla lingua, sempre alla ricerca di un minimo errore per poterlo correggere e migliorare.

Basti ricordare le sue ultime dichiarazioni dopo la schiacciante vittoria della sua Italia contro l’Armenia per 5-1:

“Nel primo tempo abbiamo fatto ninna nanna invece di giocare a calcio. Con quei ritmi da ninna nanna si fanno brutte figure, invece nel secondo tempo siamo stati bravi. Hanno messo la sveglia e il risultato è cambiato. Quell’ approccio come succede a loro succede al Real, alla Juve, al Milan, succede a tutti, però poi si fanno brutte figure. Non ci deve interessare che succede a tutti, non bisogna farlo succedere a noi“.

Grazie alla sua decennale esperienza e alla sua intelligenza tattica, l’Italia U21, sotto la sua guida, sta dimostrando di avere delle idee molto chiare e precise con un grande margine di miglioramento e un gioco ben collaudato.

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